Assalto israeliano al quartiere di Saf. Palestinesi usati come scudi umani.

Dal nostro corrispondente

Betlemme, venerdì 3 novembre.

Questa mattina all’alba, le truppe israeliane hanno invaso l’area di Saf, a Betlemme.

Decine di jeep militari israeliane hanno circondato un edificio vicino una scuola femminile: ne è nato uno scontro con combattenti palestinesi. 6 sono rimasti feriti gravemente. Un ragazzo è stato colpito a morte dalle forze israeliane. Ferita anche una donna di 80 anni. 

Dopo aver demolito l’abitazione di Saher Hassan, 27 anni, leader delle Brigate Al-Quds, i soldati israeliani si sono fatti largo usando "scudi umani": un uomo è stato infatti costretto a entrare nell’edificio che stava di fronte ai soldati israeliani portandovi dentro l’equipaggiamento militare – forse una mitragliatrice o un detonatore a distanza.

A ragazzo è stato invece ordinato di portar fuori dall’edificio alcuni mobili.

Quando i palestinesi avevano aperto il fuoco contro i soldati israeliani, questi hanno risposto sparando alla cieca contro l’edificio assediato e ferendo l’anziana donna all’addome. 

Tra i feriti, un ragazzino, Mahmoud, di 7 anni, colpito alla testa; un uomo di 30 all’addome; due donne; due adolescenti – di cui uno è morto poco dopo, a causa delle ferite alla testa.

Una folla di cittadini, donne e bambini compresi, si sono radunati nella strada, dopo che i veicoli militari israeliani avevano accerchiato l’edificio di tre piani dove viveva Saher Hassan. Molte persone sono state costrette a uscire fuori di casa senza potervi fare ritorno a causa dell’attacco israeliano in corso.

Testimoni locali hanno raccontato che i soldati hanno lanciato gas lacrimogeni contro la folla e nella casa dove si erano rifugiate molte persone.

I soldati hanno picchiato molti dei presenti, comprese donne e bambini. 
L’edificio è stato parzialmente demolito.

L’attacco israeliano è iniziato alle 4 del mattino.

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