Assalto nel carcere del Negev: 120 detenuti palestinesi verso una località sconosciuta

Ramallah – InfoPal. Forze speciali israeliane hanno fatto irruzione, pesantemente armati e seguiti da cani, all’interno della sezione n. 7 della prigione nel deserto del Negev. E’ accaduto ieri sera e l’azione ha colto di sorpresa i detenuti palestinesi. 

I prigionieri sono stati ammanettati ai polsi e alle gambe, e sono stati tenuti fuori dalle celle durante le perquisizioni.

“Sono stati tenuti al freddo della notte, fino alle tre del mattino. Quest’azione coincide con la decisione della Corte suprema di rilasciare Khader ‘Adnan.

“Per Israele, infatti, quest’aggressione ha significato infliggere loro un’umiliazione dopo lo smacco a livello internazionale per il trattamento inumano riservato a lungo ad ‘Adnan. Israele si consideri responsabile per quanto sta facendo ai nostri detenuti”, ha detto oggi il ministro per gli Affari dei prigionieri, ‘Issa Qaraqe’.

E intanto, questa mattina, 120 di questi detenuti palestinesi sono strati trasferiti dalla prigione del Negev verso una località sconosciuta. Non è stato concesso loro di prendere né una borsa né gli effetti personali.

“Invalidiamo qui qualunque accordo precedentemente preso con i prigionieri”, fanno sapere dall’amministrazione carceraria israeliana del Negev. Tra i palestinesi sale l’angoscia di una ritorsione ancora più dura nei loro confronti. E’ notorio che i detenuti nella prigione del Negev sono sottoposti in modo continuativo a ogni sorta di persecuzione da parte israeliana.

Fares Qaddoura, a capo della Società dei prigionieri, ha lanciato un appello perché Israele fornisca dettagli sulla loro destinazione e perché rispetti i loro diritti.