Assassinii mirati: 66enne ucciso per errore d’identità

Al-Khalil (Hebron) – InfoPal. Questa mattina, unità speciali israeliane hanno effettuato un'operazione con la quale avrebbero dovuto “liquidare” Wa'el al-Baitar, attivista di Hamas sospettato da Israele di essere coinvolto nell'assassinio di quattro coloni israeliani, circa tre mesi fa, a Hebron.

L'incursione delle unità speciali si è conclusa con l'esecuzione di 'Omar Salem al-Qawasmi, 66enne palestinese, residente nel quartiere di ash-Shaykh (al-Khali/Hebron), mentre dormiva nel proprio letto.

“Al-Baitar vive al secondo piano dell'edificio – hanno raccontato i familiari di al-Qawasmi -, pertanto, le forze israeliane porrebbero aver compiuto un errore i identità”. E hanno aggiunto: “Non abbiamo sentito nessun sparo, quindi è possibile che abbiano utilizzato un silenziatore”.

Al-Qawasmi è stato trivellato di colpi alla testa, al cuore e in tutta la parte superiore del corpo.

Per quanto riguarda al-Baitar, era stato liberato ieri pomeriggio dalle prigioni dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) grazie alla mediazione del Qatar.

Il detenuto palestinese aveva trascorso settimane in sciopero della fame contro l'arbitrarietà del suo arresto e nei suoi confronti anche l'Alta corte aveva disposto il rilascio. Ma le autorità israeliane ne hanno decretato la condanna a morte.

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