Assedio alla Striscia di Gaza: azione legale contro la UE per bloccare i rapporti commerciali con Israele.

Bruxelles – Infopal. La European Campaign to end the siege on Gaza, in collaborazione con  istituzioni europee e personalità attive a favore della causa palestinese, ha stabilito d’intraprendere un'azione legale contro l'Unione europea – la prima di questo genere. L’obiettivo è costringere la grande organizzazione continentale a interrompere l'accordo di partenariato economico con Israele, “che continua ad aggredire e assediare il popolo palestinese”, e far inserire “tra le condizioni di quest'accordo il rispetto dei diritti umani da parte di Tel Aviv”.

La Campagna, in un comunicato stampa pubblicato ieri, ha spiegato: “Abbiamo chiesto più volte all'Unione di annullare o sospendere l'accordo (…), ma finora la Ue ha insistito a non agire in questa direzione, a dispetto delle gravi violazioni israeliane dei diritti umani, verificatesi nella guerra contro Gaza, e dei crimini commessi contro i cittadini palestinesi, in particolare l'ingiusto assedio imposto da più di tre anni senza sosta”.

Dall'inizio di questo mese di settembre, la Campagna europea, in collaborazione con una serie di personalità tra cui il deputato britannico ed ex ministro per lo Sviluppo internazionale Clare Short, ha quindi avviato le procedure legali per intentare la sua causa contro l'Unione europea, attraverso la stessa Corte di giustizia europea.

“Abbiamo commissionato un team di avvocati – si legge nel comunicato – che (…) si è rivolto (…) alla Ue perché rispondesse ad alcune delle questioni sollevate riguardo all’accordo commerciale e alle violazioni delle promesse fatte alla Ue  stessa [da parte d’Israele]”.

La Campagna europea per togliere l'assedio su Gaza, che ha sede a Bruxelles, ha precisato che la competenza della Corte europea è quella di esaminare gli accordi stipulati dalla Ue in termini di conformità con le regole e i principi approvati dall'Europa, e che essa, in quanto organo giudiziario, ha dei poteri vincolanti sull'Unione in caso d’infrazione di tali principi.

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