Comunicato rilasciato dalle organizzazioni e dai gruppi che sostengono la causa palestinese in Europa.
Assedio alla Striscia di Gaza, “Il muro d'acciaio” mette sullo stesso piano Israele e gli Egiziani.
In concomitanza con il primo anniversario della guerra israeliana contro la Striscia di Gaza, che ha provocato centinaia di vittime, e con il perdurare per il quarto anno consecutivo del soffocante assedio di un milione e mezzo di palestinesi nella Striscia, giunge la sorprendente decisione delle autorità egiziane di costruire un muro di acciaio al confine tra Gaza e l'Egitto.
Le associazioni e le organizzazioni firmatarie del presente comunicato, residenti in diverse parti del continente europeo, hanno ricevuto con sorpresa la notizia dell'avvio della costruzione del muro: esse speravano infatti che le autorità egiziane potessero prendere misure concrete e urgenti per riaprire il valico di Rafah e non, invece, costruire un muro di acciaio per impedire l'arrivo di cibo, medicine e materiali fondamentali per il popolo palestinese.
Le associazioni e organizzazioni mettono in guardia sulle gravi implicazioni causate dalla costruzione del muro di separazione tra i fratelli – egiziani e palestinesi. Esse temono che il muro possa seminare l'odio tra i popoli: ciò va nel solo interesse dell'occupazione israeliana.
Esse condannano la costruzione del muro, che causerà un profondo dolore in tutte le persone libere del mondo e in tutti i sostenitori del diritto del popolo palestinese a vivere in libertà e ad acquisire i propri diritti. Il muro invia un messaggio sbagliato e pone interrogativi sulla posizione egiziana.
Esse vogliono sottolineare che il proseguimento della costruzione mette alla pari Egitto e Israele nei confronti dell'assedio imposto sui palestinesi nella Striscia di Gaza: il popolo assediato avrebbe invece bisogno dell'aiuto di tutto il mondo, in particolare dei suoi vicini.
Esse ribadiscono che è un diritto dell'Egitto imporre misure per proteggere i propri confini, ma credono che affamare e assediare la popolazione della Striscia di Gaza non porterà in nessun modo alla stabilità della regione e non darà all'Egitto prestigio e dignità.
Perciò rivolgono un appello urgente al presidente Mohammad Hosni Mubarak affinché intervenga per fermare immediatamente i lavori di costruzione del muro e per far aprire tutti i valichi della Striscia di Gaza, al fine di garantire l'ingresso dei prodotti necessari e degli aiuti umanitari.
Esse chiedono di fare entrare gli attivisti nella Striscia di Gaza e di non ostacolarne l'ingresso.
Primi firmatari:
The European Campaign to end the Gaza siege
Api – Associazione dei Palestinesi in Italia
Abspp onlus
Associazione Infopal
GEP – Giovani europei per la Palestina
Giuristi Democratici – sez. Genova
Associazione nazionale Giuristi Democratici
Associazione Juthur
Associazione Donne palestinesi
Per il Bene Comune
Fernando Rossi, ex senatore della Repubblica
Associazione Zaatar
Antonella Ricciardi, Giornalista
Per adesioni:
uficiostampaapi@gmail.com
(Aggiornato al 26/12/2009)