Il Cairo. Parlando a un forum organizzato dall'Università americana del Cairo, Karen Abu Zeid, Commissario generale dell'UNRWA (l'agenzia Onu per i profughi), ha dichiarato che il muro di acciaio che l'Egitto sta costruendo alla frontiera con la Stiscia di Gaza è prodotto e finanziato dagli Usa e fa parte di un accordo siglato durante la precedente amministrazione americana.
Abu Zeid ha aggiunto che la costruzione del muro serve solo gli interessi israeliani nella regione e potrebbe avere degli “effetti” sulla sicurezza egiziana, se Israele dovesse nuovamente attaccare Gaza.
Il Commissario Unrwa ha poi spiegato che oltre il 60% dell'economia della Striscia assediata e sotto embargo dipende dai tunnel, e dai prodotti introdotti dall'Egitto. Le gallerie, infatti, rappresentano la principale fonte di sopravvivenza per 1,5 milioni di persone sotto feroce assedio israelo-internazionale.
Il contrabbando di merci garantisce la sussistenza economica anche degli egiziani del Sinai, che si troveranno, grazie al muro di acciaio, senza lavoro.
Oltre al problema umanitario, politico ed etico-morale, collaborando all'assedio israelo-americano, l'Egitto dovrà dunque affrontare anche gravi tensioni sociali interne.
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