Associazione di giornalisti marocchini condanna normalizzazione dei media con Israele

Rabat – MEMO. Il capo dell’Associazione nazionale della stampa marocchina, Abdullah al-Bakali, ha annunciato il suo rifiuto alla visita di una delegazione di giornalisti marocchini in Israele, ritenendo che “farsi pagare dall’entità sionista le spese di viaggio e alloggio è un insulto e un’umiliazione”.

Al-Baqali ha affermato, in una dichiarazione rilasciata mercoledì dai media marocchini, che “nascondere la visita e annunciarla all’ultimo momento ne rivela la sua natura”.

Ha aggiunto: “È una vergogna per giornalisti, professionisti della stampa, intellettuali ed élite visitare l’entità sionista ospitati dal governo israeliano, che pagherà biglietti aerei, hotel e altro.

“Non siamo contrari a visitare la Palestina per fare copertura stampa a beneficio dell’opinione pubblica, ma quando il ministero degli Affari esteri israeliano paga le spese di viaggio e alloggio, questo costituisce un insulto e un’umiliazione profonda verso i giornalisti marocchini”.

Al-Baqali ha concluso la sua dichiarazione dicendo: “Rifiutiamo questa visita e queste vergognose forme di normalizzazione”.

Le dichiarazioni di al-Baqali arrivano dopo che l’autorità radiotelevisiva ufficiale israeliana ha annunciato che una delegazione marocchina aveva raggiunto Israele, domenica scorsa, dopo un invito del ministero degli Affari esteri israeliano per una visita di 6 giorni, senza menzionare i nomi dei membri della delegazione, ma ha affermato che era composta da giornalisti e rappresentanti della società civile.

Tra i membri della delegazione, secondo una foto diffusa sui social, c’è l’ex-parlamentare Naima Farah, ex-membro dell’ufficio politico del partito “Assemblea nazionale libera”, che era corrispondente del quotidiano del partito a Casablanca.

Il funzionario responsabile dell’Ufficio di collegamento israeliano in Marocco, David Govrin, ha affermato di aver ricevuto la delegazione marocchina, composta da 8 persone, prima di recarsi in Israele.

Govrin ha scritto su Twitter: “Su invito del ministero degli Esteri israeliano, nei prossimi giorni una delegazione di giornalisti marocchini e rappresentanti della società civile visiterà Israele.

“Questa visita serve a rafforzare e consolidare la cooperazione culturale, mediatica e sociale” tra il Marocco e Israele.

D’altra parte, il “Fronte marocchino per il sostegno alla Palestina e il rifiuto della normalizzazione” ha organizzato mercoledì, davanti al palazzo del Parlamento a Rabat, un sit-in di protesta contro l’attesa visita del ministro della Sicurezza israeliano, Benny Gantz, che martedì sera si è recato in Marocco per una due-giorni.

Da parte sua, il coordinatore dell’Autorità marocchina per il sostegno alle questioni nazionali, Abdel Samad Fathi, ha affermato che Israele ha fatto del Marocco “una porta e un valico per le sue ambizioni nei paesi del Maghreb e nel resto dell’Africa, poiché vuole fare la guerra per procura” [attraverso il Marocco] nel suo asse di alleanza.