Attaccata la protesta settimanale di Bil’in: decine di feriti

 unnamedImemc. Di Saed Bannoura. Venerdì, centinaia di Palestinesi e di pacifisti israeliani e internazionali, hanno partecipato alla protesta settimanale non-violenta contro il Muro e gli insediamenti israeliani, a Bil’in, in provincia di Ramallah nella Cisgiordania centrale. I soldati israeliani li hanno attaccati, lanciando bombe a gas e sparando proiettili di metallo rivestiti di gomma.

Venerdì ricorreva anche il sesto anniversario dell’aggressione al pacifista americano Tristan Anderson colpito e ferito gravemente dai soldati.

Il Comitato popolare di Bil’in contro il Muro e le colonie ha dichiarato che i soldati hanno sparato decine di bombe a gas e proiettili di metallo ricoperti di gomma contro manifestanti non-violenti e hanno invaso i confini della zona sud del villaggio.

Le bombe a gas israeliane hanno anche colpito le case di Nimir Abu Rahma, Eyad Burnat e Saif al-Walidi, causando a molti residenti, bambini compresi , problemi per l’inalazione di gas lacrimogeno.

I manifestanti si erano riuniti nel centro del paese, insieme a pacifisti israeliani e internazionali, e avevano marciato portando bandiere palestinesi, foto di Khaled Husam Sheikh, un bambino detenuto, e di cinque bambini del villaggio di Hares incarcerati, che sono detenuti da Israele da due anni.

Hanno cantato slogan che chiedevano la liberazione di tutti i detenuti, in particolare dei 300 bambini imprigionati da Israele, e hanno invitato i gruppi per i diritti umani e legali ad intervenire e garantire il loro rilascio.

Inoltre, i manifestanti hanno mostrato fotografie del pacifista americano Tristan Anderson che il 13 marzo 2009 fu colpito alla fronte da una bomba a gas israeliana ad alta velocità, che gli causò tetraplegia e cecità all’occhio destro.

Anderson è stato colpito nel vicino villaggio palestinese di Ni’lin.

Molti manifestanti avevano anche foto della pacifista americana Rachel Corrie, schiacciata a morte da un bulldozer dell’esercito israeliano, il 16 marzo del 2003, mentre cercava di impedire ai soldati di demolire delle case palestinesi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza .

Il coordinatore del Comitato Popolare contro il Muro e le colonie, Abdullah Abu Rahma, ha invitato a boicottare la maratona di Gerusalemme organizzata dal Comune di Gerusalemme, nel tentativo di normalizzare l’occupazione israeliana, l’oppressione, le attività di costruzione e di ampliamento dell’insediamento illegale in corso.

Abu Rahma ha detto che Israele deve essere ritenuto responsabile per i suoi crimini contro i Palestinesi, le loro terre e i luoghi sacri in diverse parti della Palestina occupata.

Dichiarazione del Comitato Popolare:

Oggi, venerdì 13 marzo 2015, ricorre l’anniversario di Tristan colpito alla testa da una granata di gas lacrimogeno mentre seguiva una manifestazione contro la costruzione del Muro dell’Apartheid nel villaggio cisgiordano di Ni’lin.

Ni’lin continua a tenere manifestazioni settimanali del venerdì contro l’occupazione, il Muro dell’apartheid e il furto delle terre palestinesi.

Ad oggi, Tristan ha bisogno di cure 24 ore su 24. Attualmente, la sua famiglia ha una causa civile contro il governo di Israele, e si prevede che l’udienza si terrà il 23 marzo.

I suoi genitori, Mike e Nancy Anderson, hanno 68 e 72 anni. Questa non è una causa simbolica: si tratta della richiesta affinché lo Stato paghi per l’assistenza a lungo termine di cui Tristan ha bisogno per sopravvivere.

Tristan è paralizzato con un dolore cronico nella parte sinistra del corpo; è cieco dall’occhio destro, e ha subito una grave lesione cerebrale.

(Foto di Iyas Abu Rahma)

Traduzione di Edy Meroli