Attaccata l’abitazione del sospetto attentatore di Raanana, 4 feriti

358886CTubas-Ma’an. Domenica quattro palestinesi sono stati feriti con armi da fuoco dopo che le forze israeliane hanno invaso il villaggio di Tammun, nella Cisgiordania occupata, città natale del sospetto accoltellatore che ha ferito tre israeliani il giorno prima, hanno affermato i residenti del posto.

Fonti locali hanno dichiarato a Ma’an che i soldati israeliani sono entrati nel villaggio alle 3 del mattino circa, e hanno messo a soqquadro la casa di Mahmoud Faisal Bsharat, di 20 anni, che è stato arrestato sabato dopo aver effettuato l’attaco a Raanana, a nord di Tel Aviv.

Sono così iniziati gli scontri tra giovani palestinesi e forze israeliane, hanno affermato i residenti; un giovane è stato ferito con munizioni letali e altri tre con pallottole d’acciaio rivestite in gomma. Sono stati trasferiti tutti all’ospedale turco vicino alla città di Tubas per ricevere assistenza medica, hanno aggiunto i residenti del posto.

Sabato, Bsharat ha accoltellato tre israeliani nella città israeliana di Raanana, lasciandone uno ferito moderatamente e altri due lievemente, secondo quanto affermato dalla polizia israeliana al momento.

I residenti del posto hanno dichiarato a Ma’an che la famiglia Bsharat ha evacuato la residenza a Tammun a seguito dell’attacco, per paura che venisse demolita dalle forze israeliane.

A ottobre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu stabilì l’accelerazione delle demolizioni punitive sulle case di famiglie di palestinesi che hanno eseguito attacchi contro israeliani, e da allora ne sono state effettuate diverse.

Una grande parte degli almeno 125 palestinese uccisi nello stesso periodo di tempo sono stati colpiti dalle forze israeliane o dai coloni durante tali attacchi.

Le circostanze di molte morti sono in discussione, con investigazioni da parte di gruppi dei diritti umani che indicano casi di esecuzioni extragiudiziali da parte delle forze israeliane contro palestinesi che non rappresentavano alcuna minaccia al momento della morte.

La maggior parte degli individui che hanno effettuato gli attacchi non apparteneva ad alcuna fazione politica o gruppo armato, e Israele ha avviato una politica di punizione collettiva nel tentativo di porre fine a tali attacchi.

Tali misure includono aggressioni contro le città di origine dei Palestinesi che hanno eseguito degli attacchi contro israeliani, e contro le aree limitrofe, arresti su vasta scala e il trattenimento delle salme dei palestinesi uccisi.

Traduzione di F.H.L.