In un’intervista con l’Agenzia Anadolu, Rafael Araya Masry ha affermato che “ci sono motivi per parlare di terrorismo di stato portato avanti da Israele” negli attacchi aerei in corso a Gaza.
“Non per niente la Corte penale internazionale (CPI) ha avviato un’indagine contro Israele per crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza con i suoi bombardamenti […]”, ha detto Masry.
Le tensioni sono aumentate dalla scorsa settimana, dopo che un tribunale israeliano ha ordinato lo sgombero delle famiglie palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme Est occupata, e le IOF hanno invaso la moschea di al-Aqsa.
“Questo processo di sfratto, fondamentalmente nella città di Gerusalemme, che Israele ha dichiarato come sua capitale unica ed indivisibile, significa ciò che diciamo: la cancellazione di tutte le tracce umane, grafiche, scritte e culturali di una comunità che ha vissuto lì per molti secoli. Quindi, questa è una continuazione violenta, attraverso il terrorismo di stato, di un processo che mira all’espulsione dei palestinesi dalla parte orientale di Gerusalemme, che è destinata ad essere la futura capitale dello Stato palestinese”, ha detto.
Secondo Masry, il governo israeliano invia civili (coloni) come esca ad insultare i palestinesi, prima di inviare l’esercito per sfrattarli dalle loro case.
“È [un atto] fascista usare la popolazione civile come strumento di una politica statale per espellere gli abitanti. Questa è la parte tragica della storia: lo stato riesce a far entrare la popolazione civile in un progetto fascista”.
Riguardo ad una possibile Intifada, Masry ha detto che “le morti di palestinesi nei bombardamenti israeliani a Gaza sono normali. Succede sempre. Sembra un conflitto senza soluzione. Come competono le persone nella Striscia di Gaza, che è la più grande prigione a cielo aperto del mondo, contro la quarta o quinta potenza militare più forte del pianeta? […]”.
Dall’altra parte del mondo, tutti i paesi latinoamericani, tranne due (Messico e Panama), riconoscono la Palestina. Quindi, come rappresentante palestinese nella regione, Masry ha detto che il lavoro del COPLAC è quello di aumentare la consapevolezza e raccogliere il maggior sostegno possibile per la Palestina per raggiungere la sua indipendenza.
“Ad esempio, ho chiesto al Mercosul di rilasciare una dichiarazione e di sospendere le prerogative che ha concesso ad Israele firmando un accordo di libero scambio, sospendendolo come forma di pressione per fermare la repressione ed i bombardamenti nei territori palestinesi”.