Attacco alla FF: Marom, comandante della Marina israeliana, è in Grecia

 

Riceviamo dalla segreteria della “Greek Ship to Gaza” e pubblichiamo.

Atene, 25/01/2011

ELIEZER MAROM, comandante della Marina israeliana – la stessa che diede ordine di lanciare il sanguinoso attacco contro la Freedom Flotilla – si trova in Grecia…

Secondo quanto è stato riportato, l'ufficiale israeliano Marom è qui da domenica, su invito del suo omologo greco.

È lui il principale responsabile del violento assalto alla FF, degli omicidi, della pirateria, dei ferimenti, delle torture, degli incarceramenti arbitrari, del furto di oggetti, ecc. È quindi uno degli israeliani contro cui trentatré passeggeri delle navi Free Mediterranean, Sfendoni e Mavi Marmara, insieme a due compagnie di spedizioni, hanno presentato una DENUNCIA PENALE tramite i loro avvocati, avviando delle procedure legali presso la procura del tribunale di Atene il 2 luglio scorso per tutti i reati commessi ai loro danni.

Nel testo della denuncia, il comandante della Marina israeliana e gli altri soggetti citati sono accusati di:

  • confisca forzata, tramite l'uso di mezzi e truppe militari, delle suddette navi, intente a navigare legalmente in acque internazionali;

  • atti di violenza da parte delle forze israeliane nei confronti dei passeggeri-parti lese, che hanno lamentato serie ferite corporali, e sono stati inoltre vittime di: sequestro di persona; detenzione illegale; impiego come ostaggi; prigionia; rimozione e detenzione illegittima e forzata di denaro, documenti e oggetti personali; tortura, tramite la negazione di cibo, acqua e medicine; rifiuto di soddisfare i bisogni naturali e personali; privazione di ogni comunicazione con l'esterno; insulti personali a danno della dignità umana; danneggiamento di proprietà non israeliana, ecc.

Ricordiamo inoltre che:

  • tra le navi che presero parte alla missione vi era una nave cargo battente bandiera greca, insieme a una nave passeggeri anch'essa greca. A queste due imbarcazioni viene tuttora impedito di lasciare Israele tramite continui ostacoli amministrativi e richieste finanziarie a livelli di estorsione, che superano la somma oltraggiosa di 80.000 €. Tutto questo, nonostante l'esplicito accordo preso tra Grecia e Israele, che prevedeva la loro restituzione immediata (com'è stato per le navi turche, tornate in patria tre mesi fa);

  • dei passaporti greci – ovvero documenti appartenenti allo Stato greco – si trovano ancora in Israele, con il rischio che vengano usati in modo illegittimo (come accadde in passato con alcuni passaporti europei nel caso dell'assassinio di al-Mabhuh a Dubai);

  • in mano a Israele, e passibili di utilizzo illegale, sono anche gli effetti personali di valore sottratti ai passeggeri (macchine fotografiche, videocamere, computer, cellulari);

Sottolineiamo anche che i criminali di guerra Marom, Netanyahu e Lieberman non possono più visitare certi paesi europei, in quanto le autorità giudiziarie locali hanno avviato delle procedure per il loro arresto e processo. Paradossalmente, tutti e tre vanno e vengono dalla Grecia a loro piacimento, per via di certi “affari di grande importanza” – a loro dire – di cui presto non si avrà più notizia, ma che ora vengono citati per mascherare altri obiettivi.

Chiediamo quindi alle autorità giudiziare in Grecia di fare il loro dovere e chiamare questo criminale, il comandante della Marina israeliana Eliezer Marom, a testimoniare di fronte al tribunale greco per il suo processo penale.

La segreteria dell'iniziativa greca “Ship to Gaza”


 

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