Attacco delle brigate palestinesi contro una postazione militare israeliana: uccisi tre resistenti.

Gaza – Infopal

Ieri sera, tre combattenti di due diverse formazioni della resistenza palestinese sono stati uccisi durante un assalto a una postazione militare israeliana nell’ex insediamento di Dogit, a est della cittadina di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza.

Le brigate al-Quds, ala militare del Jihad Islamico, e le brigate al-Aqsa gruppi di “Nabil Masud”, affiliate a Fatah, hanno rivendicato l’attacco congiunto contro la postazione appartenente ai servizi d’intelligence israeliani.

L’operazione è stata denominata “penetrazione delle fortificazioni”.
I due movimenti, in un comunicato stampa di cui il corrispondente di Infopal ha ricevuto copia, hanno reso noto che alle dieci di ieri sera, lunedì, "tre resistenti sono riusciti a infiltrarsi nella postazione israeliana e si sono scontrati violentemente con i soldati presenti. Hanno utilizzato armi pesanti, granate RPG e bombe a mano".
Hanno inoltre riferito che lo scontro è durato più di un’ora e mezza prima dell’arrivo dei droni israeliani che hanno iniziato a bombardare la formazione palestinese. Subito dopo è giunta un’unità di fanteria che ha ucciso i tre.

Il dott. Mu’awiya Hassanen, direttore del servizio di pronto soccorso di Gaza, parlando al telefono con il corrispondete di Infopal.it ha spiegato che l’esercito di occupazione ha informato i soccorritori palestinesi della presenza di tre cadaveri nella zona dell’ex colonia Dogit.

Le brigate al-Aqsa hanno comunicato l’identità dei tre combattenti: Othman Ahmad Abu Hajar, del campo di ash-Shati e appartenente alle brigate al-Quds, Ibrahim Mahmoud Shalash, del campo profughi di Jabalia e militante delle brigate al-Aqsa “gruppi Nabil Masud” , e Fadi Salem, residente nel quartiere di Shaikh Radwan nella città di Gaza e militante delle brigate al-Quds.

E hanno precisato che l’operazione rappresenta "l’inizio della strada per rompere l’ingiusto assedio imposto sul popolo palestinese, per liberare tutti i luoghi sacri, soprattutto la moschea di al-Aqsa, e per rispondere ai crimini dell’occupazione contro il popolo palestinese in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza".

Fonti israeliane hanno dichiarato che le forze di occupazione hanno notato un gruppo di resistenti che si stava avvicinando verso il muro che separa la Striscia di Gaza e che un aereo da combattimento li ha attaccati e uccisi.

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