Beirut – Quds News. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che gli attacchi israeliani ai cercapersone e ai walkie-talkie di questa settimana hanno superato “tutte le linee rosse” e che il gruppo si vendicherà e non si lascerà scoraggiare nella sua lotta contro Israele a sostegno dei palestinesi di Gaza.
Giovedì, Nasrallah ha definito le esplosioni un “duro colpo in termini di sicurezza e umanità”, ma ha affermato che non sono riuscite a mettere in ginocchio il gruppo.
Le esplosioni, avvenute nell’arco di due giorni, hanno ucciso almeno 37 persone e ne hanno ferite più di 2.900, di cui 287 gravemente.
Israele non ha ancora ammesso la responsabilità o commentato le esplosioni.
Nasrallah ha definito le esplosioni simultanee di martedì e mercoledì un “atto terroristico” e una “dichiarazione di guerra” contro il popolo libanese e la sovranità del Paese.
Ha affermato che gli attacchi sono “senza precedenti nella storia del movimento di resistenza in Libano”, così come “nella storia del nostro Paese” e “del nostro nemico”.
Ha aggiunto che Hezbollah continuerà a sostenere i palestinesi di Gaza “indipendentemente dalle conseguenze, dai sacrifici e dagli scenari che si presenteranno”.
“Dall’8 ottobre ad oggi, le forze israeliane non hanno ritirato nessuno dei loro militari nel nord”, ha detto il leader di Hezbollah nel suo discorso, avvertendo che agli israeliani evacuati dall’area non sarebbe stato permesso di tornare.
Ha spiegato che gli ordigni sono esplosi all’interno di ospedali, mercati, case e diverse aree in cui erano presenti civili e che Israele ha “intenzionalmente” preso di mira 4 mila cercapersone e mille walkie-talkie con l’obiettivo di uccidere il maggior numero di persone possibile.
Ha aggiunto che alcuni degli attacchi hanno avuto luogo in ospedali, farmacie, mercati, negozi commerciali e persino case, veicoli privati e strade pubbliche dove erano presenti migliaia di civili, compresi donne e bambini.
Nasrallah ha anche sottolineato che gli assalti sono stati parzialmente sventati perché “molti dispositivi erano fuori servizio, spenti [o] tenuti lontani”.
Ha aggiunto che quanto accaduto non ha avuto ripercussioni sul comando, sul controllo o sulle infrastrutture del gruppo.
“Vi rassicuro che la nostra infrastruttura non è stata toccata”, ha detto.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.