Gerusalemme/al-Quds e Wafa – Palestine Chronicle. Awad Salaymeh, un attivista per i diritti dei palestinesi nella Gerusalemme occupata, ha dichiarato venerdì di essere stato minacciato di espulsione dalla sua città natale dalle autorità d’occupazione israeliane.
Salaymeh ha detto ai giornalisti di essere stato convocato dall’intelligence israeliana per essere interrogato presso il cosiddetto “Russian Compound“, dove è stato minacciato di espulsione dagli israeliani che l’hanno interrogato, nel caso in cui avesse continuato “l’istigazione [alla violenza] nel quartiere di Sheikh Jarrah”.
Ha affermato che la minaccia israeliana non scoraggerà il suo sostegno alle famiglie palestinesi autoctone che affrontano la minaccia di sfratto israeliano dalle loro case nel quartiere di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme.
Salaymeh ha aggiunto che, insieme ad altri attivisti, continuerà a essere presente a Sheikh Jarrah fino a quando il parlamentare israeliano d’estrema destra Itamar Ben-Gvir non rimuoverà il suo ufficio improvvisato, aperto recentemente nelle vicinanze della casa della famiglia palestinese Salem.
Il quartiere è stato sottoposto a rigide misure di ingresso israeliane da quando Ben-Gvir ha aperto il suo ufficio, in quella che i palestinesi vedono come una provocazione volta a portare avanti i piani di espulsione israeliani contro decine di famiglie autoctone.
Nel quartiere vivono circa 300 palestinesi, che rischiano di essere sfrattati dalle loro case dalle autorità israeliane.
Occupata da Israele nel 1967, Sheikh Jarrah è un punto critico significativo da maggio del 2021, dopo che Israele ha cercato di espellere le famiglie palestinesi dall’area per far posto ai coloni israeliani.