Nablus. Un’attivista internazionale di 26 anni è deceduta venerdì dopo essere stata colpita e ferita gravemente alla testa dalle forze di occupazione israeliane a Beita, una città situata a sud di Nablus, nella Cisgiordania occupata.
L’attivista, identificata come Aysenur Ezgi Eygi, statunitense di origine turca, è stata colpita alla testa da munizioni letali mentre partecipava alla protesta settimanale contro l’espansione delle colonie.
Fonti mediche hanno confermato che l’attivista è stata portata d’urgenza all’ospedale Rafidia, di Nablus, e ricoverata nel reparto di terapia intensiva. Nonostante gli sforzi delle squadre mediche per salvarla, è deceduta a causa delle gravi ferite riportate.
Fonti locali hanno riferito che lo scontro è scoppiato quando le forze israeliane hanno represso violentemente la protesta, sparando munizioni letali, granate stordenti e gas lacrimogeni contro i manifestanti. Nello stesso incidente, un 18enne palestinese è stato ferito da schegge nella coscia.
Secondo i testimoni, Aysenur Ezgi Eygi era lontana dall’azione quando è stata colpita.
Un testimone ha notato che l’esercito era posizionato in cima a una collina e un cecchino era sul tetto, con i manifestanti chiaramente visibili, senza alcuna attività nelle vicinanze. I soldati israeliani avrebbero sparato due proiettili, uno colpendo “qualcosa di metallico” e l’altro colpendo la testa di Eygi.
L’attivista israeliano Jonathan Pollak, un altro testimone, l’ha trovata stesa a terra sotto un uliveto, dissanguata.
L’attivista partecipava alla campagna Faz’a, che lavora per sostenere e proteggere gli agricoltori palestinesi dalle violazioni dell’esercito israeliano e dei coloni.
(Fonti: Wafa, Quds News, MEMO).