Attivista israeliano chiede porto d’armi per “proteggere i palestinesi” dalla violenza dei coloni

Gerusalemme/al-Quds – MEMO. Domenica, Haim Shadmi, attivista ebreo israeliano di sinistra, ha chiesto al parlamento israeliano di permettergli di portare armi per proteggere i palestinesi dalla violenza che subiscono quotidianamente, inflitta dai coloni, secondo quanto riportato dal Jerusalem Post.

Durante la conferenza al parlamento israeliano dal titolo”Stop alla violenza dei coloni”, Shadmi ha dichiarato: “Dateci l’autorità di portare armi”, mentre ha chiesto al Knesset di consentire agli attivisti di creare una guardia civile per proteggere i palestinesi dai coloni.

“Faremo il lavoro per i palestinesi, non faremo del male a nessuno. Se non siete in grado di fare il [vostro] lavoro, proteggeremo la vita umana, perché voi non sapete come farlo”, ha detto.

Nel frattempo, ha criticato la conferenza stessa perché si limitava a parlare, non prendendo nessuna misura pratica per proteggere i palestinesi dall’aggressione quotidiana dei coloni.

“Non so cosa stia succedendo qui. C’è un dibattito come se la ‘occupazione’ e la ‘violenza dei coloni’ fossero […] iniziate negli ultimi anni”, ha affermato Shadmi.

“Ascolto […] un parlamentare dopo l’altro […]. Che cos’è questo? Una conferenza, tutta di chiacchiere. Dove sono le soluzioni?” ha chiesto.

Il Jerusalem Post ha riferito che il parlamentare Itamar Ben-Gvir, del Partito Sionista Religioso, ha detto: “Perché parlare di violenza e non menzionare l’omicidio avvenuto ieri? Non si parla di violenza contro coloni, soldati e agenti di polizia”.

Ben-Gvir si riferiva alla sparatoria avvenuta a Gerusalemme, dove sono morti un predicatore palestinese e un soldato israeliano, e sono rimasti feriti altri quattro israeliani.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.