Attivista palestinese denuncia i metodi di interrogatorio nelle carceri israeliane

Ramallah-InfoPal. Un attivista palestinese per i diritti umani ha esortato a porre fine agli abusi israeliani contro i prigionieri palestinesi, che recentemente hanno visto aumentare le violazioni contro di loro durante gli interrogatori.

In un comunicato stampa diramato martedì 11 giugno, Fuad al-Khafash, direttore del centro al-Ahrar per gli studi sui detenuti e i diritti umani, ha rivelato che “testimonianze di prigionieri appena liberati, che non hanno trascorso lunghi periodi di detenzione, confermano che le autorità di occupazione impiegano dei metodi di interrogatorio pericolosi e duri, per le cui conseguenze soffrono ancora molti detenuti”.

Al-Khafash ha aggiunto che “i prigionieri liberati hanno confermato che l’occupazione infligge deliberatamente delle malattie ai detenuti. Ciò è successo con molti palestinesi, entrati in carcere in piena salute e usciti con diverse malattie e disagi permanenti”.

L’attivista ha ribadito che le organizzazioni per i diritti umani devono porre fine alle violazioni israeliane dei diritti, delle convenzioni internazionali e della Dichiarazione universale dei diritti umani, nel cui articolo 5° si evidenzia che “nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti”.