Attivisti africani si incontrano a Dakar per sostenere la Palestina

Dakar-PIC. Attivisti provenienti da tutta l’Africa si riuniranno nella capitale senegalese, Dakar, dal 10 al 12 marzo per mobilitare il sostegno alla lotta di liberazione palestinese e definire strategie contro l’apartheid israeliano con lo slogan: “Dall’Africa alla Palestina, uniti contro l’apartheid”.

Ospitato dalla Plateforme Solidarite Senegal-Palestine (Piattaforma Solidarietà Senegal-Palestina), l’evento è organizzato dal Pan-African Palestine Solidarity Network (PAPSN), una rete in crescita di gruppi di solidarietà con la Palestina, organizzazioni della società civile e attivisti di oltre 20 paesi del continente, comprese le organizzazioni di solidarietà con la Palestina del Malawi, Sudan, Tanzania, Senegal, Nigeria, Zimbabwe, Kenya e Sudafrica.

Questa è la prima volta che gli attivisti per la solidarietà con la Palestina terranno un raduno di questo tipo in Africa. L’ampia rappresentanza di gruppi provenienti da tutto il continente non ha precedenti in termini di solidarietà con la Palestina. Arriva giusto un mese dopo che Amnesty International si è unita ai Palestinesi e a molte altre organizzazioni per i diritti umani riconoscendo che Israele pratica un crudele sistema di dominio e il crimine contro l’umanità dell’apartheid contro il popolo palestinese, chiedendo un’azione decisiva, comprese sanzioni mirate per porre fine alla  discriminazione razziale israeliana.

I relatori principali dell’evento pubblico di sabato 12 marzo includono:

Emma Nyerere della Pan-African Women’s Organization, Mandla Mandela, nipote dell’icona della liberazione sudafricana Nelson Mandela. Nelson Mandela sostenne fermamente la causa palestinese e affermò, come è ben noto,  che “la nostra libertà è incompleta senza la libertà dei Palestinesi”.

È prevista anche la partecipazione di personalità politiche senegalesi di alto livello, oltre all’ex combattente per la libertà e ministro degli esteri algerino, Lakhdar Brahimi, all’attivista marocchina per i diritti umani, Khadija Ryadi, e al famoso arcivescovo metodista nigeriano e difensore dei diritti umani, Michael Kehinde Stephen.

A loro si uniranno l’attivista palestinese Jamal Juma, del Comitato nazionale palestinese per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) e Shaden Quos, un giovane attivista della comunità afro-palestinese.

Il punto principale dell’agenda del PAPSN è la mobilitazione del sostegno popolare, compresi i giovani e le donne in Africa, per sostenere la lotta di liberazione palestinese. PAPSN vuole sviluppare strategie per campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele; esporre il mito dello “sviluppo israeliano” e il ruolo dell’apartheid di Israele nella militarizzazione, nelle guerre e nella repressione in Africa. I delegati discuteranno anche del recente accreditamento di Israele presso l’Unione Africana e delle strategie per cacciare lo Stato di apartheid israeliano dall’Africa.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli