Attivisti palestinesi chiedono all’ANP di porre fine agli arresti politici

Nablus-MEMO e Quds Press. Il Comitato per le istituzioni, gli eventi e le forze nazionali e islamiche del governatorato di Nablus, nella Cisgiordania settentrionale occupata, ha respinto categoricamente ogni forma di arresto politico effettuato dall’Autorità palestinese “contro civili e combattenti”, chiedendo all’ANP di porvi fine.

Il comitato ha chiesto “la fine di questi arresti, come gesto di buona volontà, per rafforzare l’unità nazionale, evitare di fornire opportunità all’occupazione [israeliana] e ai suoi collaboratori e per preservare la pace civile ed il tessuto sociale”.

Nella sua dichiarazione, ha avvertito che la repressione dei servizi di sicurezza dell’ANP nei confronti di manifestanti pacifici nella città di Nablus, avvenuta martedì, è estremamente pericolosa per l’unità interna palestinese e serve solo al nemico israeliano.

Il comitato ha anche lanciato un appello per “porre fine a questa deprecabile situazione e ad unificare i ranghi, per affrontare le sfide imposte dall’occupazione [israeliana] alla causa palestinese”.

Martedì scorso, i servizi di sicurezza dell’Autorità palestinese hanno soppresso una marcia pacifica che chiedeva il rilascio di prigionieri politici e combattenti della resistenza.

(Foto: forze israeliane di guardia nel villaggio di Kafr Dan, a Jenin, in Cisgiordania, il 02 gennaio 2023 [Issam Rimawi/Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.