Attivisti sfidano il convegno annuale della lobby sionista a Washington DC

Washington – Imemc.  Nel fine settimana, manifestanti hanno organizzato una serie di eventi per sfidare il convegno annuale della più grande lobby sionista degli Usa, l’American Israel Public Affairs Committee (Aipac). Un gruppo chiamato 'Move Over Aipac', sostenuto da più di 100 organizzazioni della società civile, ha organizzato a Washington DC una delle più grandi proteste per opporsi alla lobby sionista.

Secondo il sito web del gruppo, “Move Over Aipac”, è una campagna che intende “dirottare la politica statunitense dalla stretta dell’Aipac verso una posizione imparziale, che rispetti la legge internazionale e i diritti umani di tutte le persone della regione”.

La protesta ha incluso un finto checkpoint ed un finto muro, posto all’entrata della conferenza dell'Aipac, per enfatizzare l’imprigionamento e l’umiliazione dei palestinesi da parte dei soldati israeliani in Palestina; un 'flash mob' con canti e balli, per accrescere la consapevolezza dell’influenza dell'Aipac a Washington DC, e un 'die in' allestito da rabbini progressisti e da altri membri della comunità ebraica per opporsi all’uccisione di civili palestinesi da parte degli israeliani.  

Uno dei manifestanti è stato arrestato, mentre la sfilata presidenziale raggiungeva il Centro convegni. Brian Van Slyke, uno studente ventitreenne di Chicago, è stato detenuto per aver accidentalmente attraversato la strada durante il passaggio della sfilata. Alcuni testimoni ne segnalano il maltrattamento durante l’arresto da parte degli ufficiali di polizia.

Almeno dodici manifestanti, durante  la conferenza e le proteste del “Move Over Aipac”, si sono immessi nelle strade dopo l’arresto di Van Slyke, bloccando uno svincolo e mettendo in scena un 'die in', coperti da vestiti insanguinati.

Gli attivisti del gruppo statunitense “US-Boat to Gaza” hanno percorso la strada con una “flotta di navi” con dozzine di persone, tra canti e cori. Questo gruppo salperà per Gaza a giugno, insieme ad una flotta di navi da tutto il mondo, portando aiuti umanitari per rompere il blocco israeliano della Striscia di Gaza. Nel maggio scorso, una flotta simile è stata attaccata dalle forze israeliane nelle acque internazionali, causando la morte di nove attivisti e suscitando l’indignazione internazionale.

In Italia, non c'è un'ECO simile…Qui si limitano a stilare le liste di quelli che LORO definiscono “antisemiti”, aiutando la commissione Nirenstein a far passare la legge che assimila anti-sionismo a anti-semitismo. Complimenti Italia, sempre brillante!

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