Attivisti statunitensi per la giustizia manifestano per la Palestina a Nazareth

Betlemme-Ma’an. Un gruppo di attivisti per la giustizia razziale delle comunità di colore degli Stati Uniti hanno realizzato un video girato a Nazareth in solidarietà con la lotta dei Palestinesi contro l’“apartheid” israeliana.

Il video è stato girato al termine di un tour di dieci giorni effettuato da gruppi rappresentantivi associati a Black rights and racial justice comprendenti i Dream Defenders, Black Youth Project 100, Black Lives Matter ed attivisti collegati col movimento di Ferguson contro la brutalità della polizia.

Gli organizzatori hanno dichiarato che il video rappresenta una “dimostrazione di solidarietà per invitare a supportare la Campagna per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per la quale fece appello la società civile Palestinese nel 2005”, e contiene una quantità di messaggi di attivisti, artisti e poeti che evidenziano i collegamenti tra l’oppressione subita dai Palestinesi e le battaglie dei giovani di colore negli Stati Uniti.

Il giornalista Marc Lamont Hill introduce il video della manifestazione dicendo: “Siamo venuti qui in Palestina per appoggiare la lotta rivoluzionaria dei nostri fratelli e sorelle, veniamo in una terra che è stata rubata dall’avidità e distrutta dall’odio”.

“Veniamo qui ed apprendiamo di leggi che sono state firmate con l’inchiostro ma scritte con il sangue degli innocenti e siamo vicini alla gente che continua coraggiosamente a combattere e a resistere contro l’occupazione, gente che continua a sognare e a lottare per la libertà, da Ferguson alla Palestina la battaglia per la libertà continua”.

Altri partecipanti al video, che è stato girato in una piazza di fronte alla Chiesa greco-ortodossa dell’Annunciazione nel cuore della città vecchia di Nazareth, recitano poesie e dicono frasi, prima di terminare con canti che esprimono solidarietà tra le battaglie dei Black statunitensi e la lotta contro l’occupazione in Palestina.

Uno dei partecipanti al tour, il fondatore del Black Lives Movement Patrisse Cullors, è stato citato in un articolo all’inizio di questo mese per aver affermato che Israele è uno “stato di apartheid” ed ha invitato la gente di tutto il mondo a riconoscerlo come tale.

“Questo è uno stato di apartheid. Non possiamo negarlo e se lo facciamo siamo parte della violenza sionista. Vi sono due diversi sistemi qui nella Palestina occupata. Due sistemi completamente differenti. La gente non riesce ad andare in altre zone del suo stesso paese. Le persone sono bloccate nel loro stesso paese”.

La realizzazione del video da parte della delegazione di attivisti in visita dagli Stati Uniti avviene solo due mesi dopo che un gruppo di studenti Palestinesi ha visitato gli Stati Uniti condividendo le loro esperienze e contattando avvocati per la giustizia razziale del paese.

La delegazione, che era associata alla campagna Right to Education, ha tenuto un evento in solidarietà con la lotta dei Black negli USA all’Università Birzeit nel mese di dicembre.

Il video realizzato di recente dagli attivisti è stato girato opportunamente in una città considerata la capitale da 1,2 milioni appartenenti alla considerevole comunità di Palestinesi cittadini di Israele.

Sebbene l’80% dei Palestinesi all’interno di quello che adesso è Israele sono stati espulsi nel 1948 e fu loro impedito il ritorno da parte delle autorità, i residenti di Nazareth sono tra i circa 125.000 che hanno deciso di restare.

Essi hanno vissuto sotto l’occupazione militare fin dal 1966 e le prevalenti comunità agricole hanno affrontato massicce confische di terreni da parte dello stato, ed anche oggi continuano ad affrontare discriminazioni in tutti gli aspetti della loro vita.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi