An-Nasira (Nazareth) – Infopal. Decine di attori, registi e produttori statunitensi si sono uniti ai loro colleghi israeliani che si rifiutano di svolgere o di presenziare a qualsiasi attività artistica nelle colonie ebraiche che sorgono sui territori occupati palestinesi in Cisgiordania, specialmente alle iniziative che si tengono nella colonia di Ariel, la più grande colonia ebraica.
“Haaretz”, nell'edizione del 6 settembre, ricorda che oltre 150 tra attori, registi e produttori statunitensi hanno sottoscritto una lettera in cui esprimono la loro solidarietà con un gruppo di loro colleghi israeliani che circa due settimane fa hanno deciso di boicottare ogni rappresentazione teatrale nella nuova sala costruita nella colonia di Ariel (a Nablus).
Gli artisti statunitensi hanno definito “coraggiosa” la decisione dei loro omologhi israeliani, poiché essi “si rifiutano di sfruttare l'arte per rendere normale ed accettabile una cosa come l'occupazione”.
Essi – proseguono nella loro lettera – considerano la colonia di Ariel “illegale, contraria al diritto internazionale; un ostacolo verso il raggiungimento di una pace duratura tra israeliani e palestinesi”.