Aumentano i coloni israeliani che si arruolano in unità da combattimento

Al-Quds (Gerusalemme) – Ma'an. Su dieci coloni israeliani, sei si arruolano in unità da combattimento anziché servire nell'esercito, assolvendo il servizio militare obbligatorio con questa alternativa. Lo ha dimostrato uno studio israeliano, indicando un netto aumento del fenomeno.

Da uno studio sul trend di questi arruolamenti, pubblicato dalla divisione del personale dell'esercito, emerge come i coloni ebrei siano più inclini a unirsi a unità da combattimento di quanto non lo siano i militari regolari.

I dati del rapporto dimostrano che il 61% dei 310mila israeliani che vivono nella Cisgiordania occupata hanno completato il servizio militare in unità da combattimento rispetto al 44.2% del resto della popolazione.

Lo scorso anno, solo il 45.8% dei coloni si era arruolato in un'unità da combattimento.

Il documento rivela anche un aumento nel numero di giovani che non svolgono il servizio militare obbligatorio, e cresce il dato su quanti guardano all'esercito con timore.

Nel 2011, solo il 67% del dato atteso si è arruolato nell'esercito, rispetto al 74.7% del 1990.

Se questo trend si riconfermerà, solo il 40% degli israeliani farà il servizio militare entro il 2020 e la prospettiva produce preoccupazioni tra i ranghi dell'esercito.

I palestinesi in Israele, il 20% della popolazione, non serve nell'esercito di Israele, mentre gli uomini ebrei ultraortodossi ne sono esentati per poter svolgere gli studi religiosi.

Ufficiali dell'esercito sostengono che il problema legato al reclutamento tenderà a salire a causa della crescita della popolazione di ultraortodossi e a un generale abbassamento dell'immigrazione ebraica.

Il servizo militare è obbligatorio per gli israeliani a partire dai 18 anni: i ragazzi servono tre anni, le ragazze due.

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