Aumentano i palestinesi esiliati dalla moschea al-Aqsa: 18 ordini di allontanamento

371601CGerusalemme – Quds Press.  È salito a 18 il numero di espulsioni dalla moschea di al-Aqsa dall’inizio del mese di aprile, nel corso di una serie di ordinanze emesse in vista dei preparativi per la Pasqua ebraica.

Quds Press ha rilevato l’emanazione da parte delle autorità di occupazione israeliane di 18 ordini di allontanamento relativi a cittadini palestinesi per un periodo di tempo che va dai 15 giorni a 6 mesi, gli ultimi dei quali nei confronti di Mohammad Shalabi (36 anni) e Amjad Abu Sabih (30 anni), espulsi dalla moschea per un mese. Le espulsioni sono state decretate in seguito al loro rilascio dalle carceri dell’occupazione su pagamento di una cauzione e dietro l’ordine di una settimana di arresti domiciliari.
Shalabi e Abu Sabih, abitanti della Città Vecchia, erano stati arrestati lo scorso sabato 10 aprile per le strade di Gerusalemme Est.

Il  12 aprile, inoltre, le forze di occupazione hanno arrestato tre illustri anziani della moschea al-Aqsa nel corso di irruzioni nelle loro abitazioni di Gerusalemme. Permangono invece in stato di detenzione le giovani  Samah Dweik, giornalista, e Nihal Siyam.

I suddetti ordini di espulsione dall’inizio di questo mese hanno coinvolto otto donne di Gerusalemme:  Rawiya Qawasmi, Aida Seedawi, Dalal Hashlamon, Ikram e Samah Ghazzawi, Zeenat Aweidah, Samiha Shaheen e Sana Rajaby. Tra gli uomini invece:  Mustafa al-Salfiti, Hazem Siam, Muhammad Jabarin e quattro cittadini dei territori palestinesi occupati, cui si aggiunge l’anziano Abdul Aziz Abbasi espulso dalla moschea al-Aqsa e da Gerusalemme per un mese.

Si ricorda che questa campagna di arresti e ordini di espulsione contro diversi cittadini di Gerusalemme coincide con l’avvicinarsi della Pasqua ebraica, che sarà celebrata a partire dal 22 di questo mese.

Traduzione di Mariangela Cascone