
Gaza – Quds News. Il “Centro palestinese per i dispersi e le persone scomparse” (PCMFD) ha segnalato un forte aumento del numero di civili palestinesi scomparsi mentre cercavano cibo presso i punti di distribuzione di aiuti gestiti dalla controversa Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta dagli Stati Uniti, nella Striscia di Gaza centrale e meridionale sotto il controllo militare israeliano.
Il Centro ha confermato che le forze israeliane hanno aperto il fuoco nelle zone di Moraj e Tal al-Sultan, nel corridoio di Rafah e Netzarim, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, uccidendo 11 civili e ferendone circa 100, mentre si segnala la perdita di contatti con molti civili in seguito agli incidenti di martedì.
Sono stati segnalati diversi casi allarmanti di sparizione, tra cui Diya Faisal Siyam e suo figlio Mohammed, di Khan Younis, Riyad al-Najjar, di Rafah, e Abdullah Ahmad Maghari, un uomo con una patologia cerebrale. Tutti sono scomparsi dopo essersi diretti ai punti di distribuzione di aiuti, e finora non si hanno più notizie.
Il Centro ha affermato che collocare punti di distribuzione degli aiuti in “zone militari pericolose costituisce un’attrazione diretta per i civili in aree letali e una palese violazione del diritto internazionale umanitario, che obbliga le forze occupanti a garantire la sicurezza dei civili”.
Il centro ha esortato gli organismi internazionali, in particolare le Nazioni Unite e il Comitato Internazionale della Croce Rossa, a intervenire con urgenza per rivelare la sorte dei dispersi e garantire una reale protezione ai civili di Gaza in cerca di cibo e medicine.
Traduzione per InfoPal di F.L.