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Gaza. Domenica mattina, cinque auto-bombe che hanno preso di mira le brigate di Hamas e del Jihad islamico sono scoppiate simultaneamente nel centro della città di Gaza e nel sobborgo settentrionale di Sheikh Radwan.
Testimoni hanno detto che le esplosioni sono avvenute intorno alle 6:30 del mattino. Tre delle auto appartenevano a membri delle brigate al-Qassam e due a quelle al-Quds, rispettivamente ala militare di Hamas e del Jihad Islamico.
Schegge dell’esplosione hanno colpito abitazioni residenziali, rompendo finestre e ferendo lievemente due persone che sono state trasferite in un ospedale locale.
Secondo i testimoni, le esplosioni sono occorse in un intervallo di 15 minuti. Graffiti su un muro vicino alle auto-bombe riportavano la scritta “Daesh”, l’acronimo arabo per ISIS, sebbene nessun gruppo abbia finora rivendicato la responsabilità degli attacchi.
La polizia di Hamas ha aperto le indagini.
Le esplosioni sembrano più un avvertimento che un tentativo di ferire qualcuno, a causa dell’ora in cui sono avvenute.
Le brigate di Hamas e del Jihad islamico hanno emesso un comunicato congiunto condannando duramente gli attacchi “perpetrati da mani infide” i cui atti “servono solo l’occupazione”.
Esperti hanno messo in guardia sull’attrazione crescente di gruppi estremisti salafiti, in particolare tra i giovani frustrati colpiti duramente dalle offensive israeliane, dalla povertà, dalla disoccupazione e delusi dai tradizionali movimenti nazionalisti palestinesi.
(Fonte: Quds Press, Ma’an e Pic. Foto: Ma’an)