Ahmad Ghazal, vice-sindaco del villaggio, ha dichiarato a WAFA che militari dell’esercito d’occupazione hanno fatto irruzione nell’area di al-Tina nel villaggio e hanno informato i cittadini locali che i 200 dunum di terra sono stati confiscati per scopi militari. L’esercito ha anche detto ai cittadini che è stato negato loro l’ingresso nella terra confiscata.
Nel frattempo, l’esercito israeliano ha consegnato ad un cittadino locale un avviso informandolo che intende demolire un suo fienile, con il pretesto della “costruzione senza permesso”.
Kisan, abitato da circa 800 palestinesi, è circondato da due colonie israeliane e negli ultimi anni oltre la metà della superficie totale del villaggio è stata confiscata dalle autorità d’occupazione, a beneficio dell’espansione coloniale israeliana.
Il villaggio si trova nell’area classificata come “Area C”, sotto il pieno controllo militare e civile israeliano, e dove le autorità d’occupazione israeliane vietano quasi tutti i tipi di sviluppo urbano palestinese. Già i coloni godono di un pieno accesso a tutti i servizi e senza tasse.