Autorità islamica non riconosce accordo Vaticano-Israele sul sito dell’Ultima cena

Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. La Suprema autorità islamica, il Consiglio per gli Awqaf responsabile degli affari islamici, e la famiglia ad-Dajani, storica custode del mausoleo del profeta Davide, dichiarano che “nessun accordo raggiunto tra Vaticano e autorità d’occupazione israeliana sulla Città Santa sarà considerato valido”.

Queste dichiarazioni seguono l’accordo concluso tra Vaticano e Israele con il quale quest’ultimo ha accettato di concedere alla Santa Sede parte della propria sovranità sul Tempio dell’Ultima cena, ubicato sul Monte del profeta Davide, ad al-Quds (Gerusalemme).

La sovranità che oggi Israele riconosce al Vaticano conferisce al Vaticano priorità nella decisione di acquisto o di affitto.

Secondo la tradizione ebraica, lo stesso sito ospiterebbe la Tomba dei Re Davide e Salomone.
Per la cristianità è il terzo sito sacro dopo il Santo Sepolcro e la Chiesa della Natività.

“Le parti hanno ingnorato la sovranità islamica sul mausoleo, sulla moschea e sui cimiteri islamici che fanno parte del sito”, affermano i palestinesi.

Gran parte dei santuari islamici a Gerusalemme risalgono ai tempi di Salah id-Din al-Ayyoub, quando questi decise di erigere tale sito a protezione dei crociati francesi.

“Israele non ha il diritto di trattare sui luoghi sotto la nostra giurisdizione. Essi non sono soggetti a vendita, né a cessioni di alcuna natura”.