Autorità israeliane approvano 400 unità coloniali vicino a Betlemme

Gerusalemme occupata/al-Quds – Palestine Chronicle. Martedì, il comune di Gerusalemme ha approvato la costruzione di 400 unità abitative nella colonia di Gilo, a nord di Betlemme, nella Cisgiordania occupata, secondo quanto riferito dai media israeliani.

Il progetto prevede una torre di 30 piani, 800 mq di spazi commerciali, 6 mila mq di edifici pubblici e 80 appartamenti individuali. Sarà costruito su una superficie di 11 mila mq.

La colonia di Gilo fu fondata nel 1973 su una collina che domina la cittadina palestinese di Beit Jala, parte del conglomerato di Betlemme, che ha perso gran parte delle sue terre a causa del colonialismo israeliano.

Secondo Khalil Tafakji, ricercatore palestinese e capo dell’unità delle mappe presso l’Orient House di Gerusalemme, “nel 1967 Israele ampliò i confini di Gerusalemme sulle terre di 28 cittadine e villaggi palestinesi, tra cui Beit Jala”.

Secondo New Arab, Tafakji ha affermato che “l’obiettivo di Israele è quello di annettere quanto più possibile di terre vuote palestinesi ai suoi confini con Gerusalemme”.

Tafakji ha anche sottolineato che “l’attuale estensione della Gerusalemme israeliana occupa fino all’1,5% della superficie della Cisgiordania. Ma il piano della ‘Grande Gerusalemme’ occuperà fino al 10% della superficie della Cisgiordania, raggiungendo le pendici della Valle del Giordano”.

All’inizio di gennaio, Israele ha approvato la costruzione di 3.700 unità coloniali tra Betlemme e Gerusalemme, parte delle quali sarà situata oltre la Green Line, che corrisponde ai confini di Israele del 1948, cancellandoli di fatto.