Autorità israeliane demoliscono due case a Gerusalemme

Gerusalemme occupata – WAFA- Martedì, le autorità d’occupazione israeliane hanno demolito due case palestinesi nel quartiere di Jabal al-Mukabbir, a Gerusalemme Est, secondo quanto affermato da fonti locali.

La polizia israeliana ed il personale del comune israeliano si sono introdotti nella zona di Jabal al-Sal’a, e hanno isolato due case prima che un bulldozer le demolisse, presumibilmente perché costruite senza licenze.

I proprietari delle case demolite sono stati identificati come Khaled Abbasi e suo fratello, Munir.

I fratelli Abbasi hanno costruito le loro case nel 2016 e hanno tentato inutilmente di ottenere le licenze edilizie necessarie.

Usando il pretesto della costruzione illegale, Israele demolisce regolarmente case per limitare l’espansione palestinese nella Gerusalemme occupata.

Allo stesso tempo, il comune ed il governo israeliano costruiscono decine di migliaia di unità abitative coloniali nella Gerusalemme Est, con l’obiettivo di compensare l’equilibrio demografico a favore dei coloni ebrei nella città occupata.

Sebbene siano molti i palestinesi nella Gerusalemme Est, parte del territorio palestinese riconosciuto a livello internazionale sotto l’occupazione militare israeliana dal 1967, vengono negati loro i diritti di cittadinanza e sono invece classificati solo come “residenti”, i cui permessi possono essere revocati se si allontanano dalla città per più di qualche anno.

Sono anche discriminati in tutti gli aspetti della vita, tra cui alloggio, lavoro e servizi, e non sono in grado di accedere ai servizi in Cisgiordania a causa del del muro d’Apartheid israeliano.