Autorità Palestinese chiede all’ONU di proteggere siti archeologici e religiosi palestinesi

Palestina – MEMO. Mercoledì, il ministero degli Esteri palestinese ha chiesto all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) “di proteggere tutti i siti archeologici e religiosi palestinesi dalle violazioni, dagli attacchi e dalle falsificazioni israeliane”.

In una dichiarazione ufficiale, il ministero ha condannato quello che ha descritto come “il sequestro da parte dell’occupazione di centinaia di siti archeologici palestinesi nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, per servire all’espansione delle colonie […]”.

“Il controllo israeliano sui siti archeologici palestinesi è di solito effettuato in base a leggi razziste e argomenti inconsistenti”, ha sottolineato il ministero, aggiungendo che Israele vuole “rubare antichità palestinesi, falsificarle e mostrarle nei propri musei come prova delle sue false pretese coloniali”.

Il diritto internazionale classifica la Cisgiordania e Gerusalemme Est come territori occupati, il che significa che la costruzione da parte di Israele è illegale sul loro suolo.

Nel maggio 2017, l’UNESCO votò a favore di una risoluzione che descriveva Israele come una “potenza occupante” e negava la sua sovranità sulla Gerusalemme occupata.