“Ayn al-Haniyeh” di al-Quds, la bellezza che “Israele” vorrebbe carpire

Al-Quds (Gerusalemme)-PIC. Gli occupanti sionisti bramano ogni centimetro della Palestina, in primo luogo la città di al-Quds. Le operazioni di ebraicizzazione continuano senza tregua. Gli occupanti accelerano i loro tentativi di modifica dell’aspetto della città, soprattutto a seguito della dichiarazione del presidente americano Donald Trump che considera al-Quds occupata (Gerusalemme) come la capitale unificata di “Israele”.

Le autorità d’occupazione sionista hanno l’intenzione di mettere le mani sulla zona d’Ayn al-Haniyyeh, nella cittadina di Waldjia, nel sud della città di al-Quds occupata e ad ovest della città di Betlemme e nelle zone circostanti, allo scopo di trasformarle in ciò che essi definiscono “Il giardino pubblico”. In tal senso, queste zone saranno proibite ai Palestinesi. I Palestinesi saranno privati della loro splendida natura.

Ayn al-Haniyyeh.

Ayn al-Haniyyeh è una fonte importante nel sud della città di al-Quds, una parte integrante della natura della vallata di an-Nosur. Gli Israeliani la chiamano la vallata di az-Zuhur.

L’acqua di Ayn al-Haniyyeh proviene da una grotta collegata a un gruppo di canali sotterranei e di un certo numero di piccole cascate d’acqua.

Omer Hajajila, membro del consiglio municipale della cittadina di Waldja, conferma che Ayn al-Haniyyeh è una fonte d’acqua che si trova nei territori palestinesi occupati sin dal 1967. I Palestinesi vi si recano per godere della natura e dell’aria pulita. La costruzione del muro di separazione ha reso il tutto molto difficile. Le autorità di occupazione sionista vogliono fare avanzare il loro sbarramento militare, e i Palestinesi non avrebbero nemmeno la possibilità di raggiungere i propri terreni ricchi di ulivi e alberi di mandorlo.

L’area è un luogo sacro per i cristiani. Degli scavi avevano portato alla luce dei resti di una chiesa negli anni trenta.

Gli occupanti e le loro operazioni.

Il comune d’occupazione spende migliaia di shekel per l’istallazione di una barriera che impedisce ai Palestinesi di raggiungere la zona di Ayn al-Haniyyeh. Gli occupanti invece potranno goderne, dice il movimento israeliano “Adesso la pace”.

“Adesso la pace” aggiunge che nel 2010  le forze d’occupazione sionista hanno istallato il loro muro di separazione discriminatoria intorno al villaggio di Waldja, separandolo dalla fonte e da una ventina di ettari di terreno agricolo.

E nel 2013, è stato approvato il piano 12.222 secondo il quale le zone intorno alla fonte sarebbero state trasformate in parco nazionale per gli Israeliani.

Nel febbraio 2018, la commissione di sicurezza dell’esercito di occupazione ha approvato un avanzamento  dello sbarramento militare, con il pretesto della sicurezza. Ciò per mettere il parco al servizio di tutti gli abitanti della città di al-Quds, scrive il ministro per gli Affari di Gerusalemme sulla sua pagina Facebook, ma il fine ne nasconde un altro!

Traduzione per InfoPal di Laura Pennisi