Azmi Bishara, l'ex deputato arabo alla Knesset, teme di poter essere ucciso per mano israeliana.

Azmi Bishara, deputato arabo indipendente nel parlamento israeliano, ha rivelato di ricevere minacce di morte giornaliere nell’ambito delle violente accuse che il governo israeliano sta effettuando contro di lui.

Bishara sospetta la possibilità che subire un attentato: “Io vivo tra il mio popolo, i palestinesi dentro i territori israeliani. Non so cosa  farà Israele come stato, ma gli estremisti possono fare quello che vogliono”.

In un comunicato stampa diramato ieri, Bishara ha spiegato: “Ogni giorno ricevo delle minacce, fotografano la mia casa ‘in Israele’. Mi minacciano molto: ho ricevuto molte lettere di morte via e-mail. Ci sono comunità ‘israeliane’ all’estero e tra loro, estremisti che possono fare diverse cose. Ma io mi sento protetto in mezzo al mio popolo e alla mia nazione”.

Per ciò che riguarda le intenzioni del governo israeliano nei suoi confronti, ha detto: “O Israele mi uccide (ma non sono sicuro) o mi vuole processare. Nel mio caso preferiscono processarmi, forse in maniera plateale. Io comunque mi rivolgo a Dio”.

Il presidente del Raggruppamento nazionale, Azmi Bishara, ha presentato le dimissioni dalla Knesset, il parlamento israeliano, all’ambasciata israeliana al Cairo, giustificando questo fatto con l’intenzione di evitare le perquisizioni, che possono durare anni, nel caso si trovi all’interno di Israele.

Possibile arresto di Bishara

La radio israeliana ha riportato da fonti della polizia israeliana la notizia secondo cui il deputato Bishara verrà arrestato da Israele appena dovesse rientrare, perché dopo le dimissioni non gode più dell’immonità parlamentare.

Le fonti hanno affermato che Bishara ha recato danni alla sicurezza di Israele con i suoi contatti con i membri di Hezbollah, in particolare durante la seconda guerra del Libano.

La radio israeliana ha supposto che Bishara è sospettato di "avere dato una mano al nemico durante la guerra, offrendo informazioni, in aggiunta al lavaggio di soldi sporchi ricevuti illegalemente".

Nonostante le sue dimissioni Bishara è ancora a capo del suo partito, Raggruppamento nazionale democratico, e intende proseguire le attività politiche fuori dai territori palestinesi occupati.

 

 

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