Bahrein, continuano le proteste contro il regime, nonostante la repressione

PressTv. Manifestanti hanno organizzato nuove dimostrazioni in Bahrein nonostante la tirannica repressione del regime Al Khalifa.

Dei manifestanti sono scesi in piazza nel regno del Golfo Persico, urlando slogan contro il regime Al Khalifa.

Un imprecisato numero di manifestanti è stato arrestato dalle forze di sicurezza del Bahrein, mentre molti altri sono stati portati via dalle proprie case in vari villaggi.

Lunedì i manifestanti hanno bloccato una strada nella capitale, Manama, dando fuoco a cassonetti della spazzatura, per protestare contro il regime.
Il 6 aprile un manifestante ha subìto ferite alla testa dopo essersi ritrovato sotto il fuoco diretto delle forze del regime, nel villaggio di Wadian, nell’isola orientale di Sitra.

Il 4 aprile le forze di sicurezza hanno lanciato lacrimogeni e granate stordenti contro i manifestanti a Manama, che richiedevano la caduta dell’attuale regime.

La protesta è stata tenuta come simbolico ultimo giorno di lutto per Jaffar Jassim al-Taweel, ucciso dal gas tossico utilizzato dalle forze del regime durante la protesta del 25 marzo.

Il due aprile, nel villaggio nord-occidentale di Diraz, le forze di sicurezza hanno attaccato il corteo funebre per Abdul Ghani al-Reis, morto per shock dopo aver visitato una camera di tortura in cui le forze del regime tenevano suo figlio.

La rivoluzione in Bahrein ha avuto inizio a metà febbraio 2011, quando la gente, ispirata dalle rivoluzioni popolari che hanno rovesciato i dittatori in Tunisia e in Egitto, ha cominciato a tenere imponenti manifestazioni.
Il governo del Bahrein ha prontamente scatenato una brutale repressione contro i pacifici manifestanti e ha richiesto l’intervento delle forze dell’Arabia Saudita dai vicini paesi del Golfo Persico.
Decine di persone sono state uccise durante la repressione, e le forze di sicurezza hanno arrestato centinaia di manifestanti, tra cui dottori e infermieri accusati di aver prestato soccorso ai rivoluzionari feriti.

Traduzione per InfoPal a cura di Roberta Toppetta