Bambina di 10 anni vittima dell’assedio israelo-egiziano su Gaza

Imemc. L’assedio israelo-egiziano imposto sulla martoriata e impoverita Striscia di Gaza è costato la vita a Marah Diab, 10 anni, malata ai reni da quando ne aveva 4.

Marah avrebbe dovuto essere trasferita in un altro ospedale, lontano dalla Striscia; avrebbe, perché per 6 anni l’assedio israeliano su Gaza, insieme alle dure restrizioni imposte ai confini egiziani, le hanno pregiudicato la possibilità di essere trasferita in un altro ospedale, e di beneficiare di cure migliori.

Fonti mediche hanno riferito che la bambina necessitava di un trapianto di reni, ma che nessuno della sua famiglia era compatibile.

Inoltre l’assedio su Gaza e i ripetuti bombardamenti dell’esercito israeliano hanno grandemente pregiudicato la qualità e la possibilità di ricevere cure mediche.

460_0___10000000_0_0_0_0_0_marahdiab1“Le dialisi continue hanno esaurito il suo fragile e piccolo corpo – ha spiegato il padre -, e ha iniziato a soffrire di altri disturbi, squilibri ormonali, di impatto su muscoli, pelle e sangue, che le hanno causato scompensi motori”.

Centinaia di palestinesi, inclusi decine di bambini, sono morti in seguito all’assedio sulla regione costiera. A molti di loro sono state interdette le cure mediche necessarie, o ne è stato impedito il trasferimento in centri specializzati fuori Gaza.

Più volte i medici hanno supplicato la comunità internazionale di permettere l’importazione di medicine e macchinari medici, così come il trasferimento dei pazienti bisognosi di cure mediche speciali in ospedali fuori la Striscia.

Per i continui bombardamenti di ospedali e centri di cura da parte dell’esercito israeliano, lo staff medico a Gaza ha ampiamente perso la capacità di offrire cure mediche adeguate agli abitanti di Gaza.

Traduzione di Marta Bettenzoli