Ban Ki-moon: ‘Prolungato ritardo della soluzione dei due Stati’

New York – (Reuters). Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha avvertito giovedì che “il ritardo prolungato” nel processo per porre fine al conflitto israelo-palestinese ha avuto un impatto sull'intera regione.

Durante una conferenza stampa svoltasi ieri, a pochi giorni dall'avvio del dibattito all'Assemblea generale Onu, Ban Ki-moon ha dichiarato di essere “profondamente turbato dalla mancanza di progresso nei negoziati di pace”.

“La loro ripresa è di vitale importanza. Gli sforzi per porre fine al conflitto israelo-palesitense e raggiungere la soluzione dei due Stati sono da tempo scaduti. Il tempio è tiranno”, ha ammonito il Segretario generale.

Egli è del parere che “avendo accettato tutte le parti l'approccio della soluzione dei due Stati, esse ora detengono la responsabilità di perseguirlo”.

“La comunità internazionale ha il dovere di creare alcune condizioni favorevoli a ciò”, ha riferito ai giornalisti.

Ban Ki-moon ha riconosciuto poi di “avere il dover di creare queste condizioni” e ha definito le costruzioni edilizie israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme East non “favorevoli” né “d'aiuto”.

“Contemporaneamente, anche i palestinesi dovrebbero provare a sedere con gli israeliani – ha tenuto a dire il Segretario generale -. La mancanza di progresso in Medio Oriente ha avuto un impatto sull'intera regione. Sono profondamente preoccupato dalla mancanza di progresso nei negoziati israelo-palestinesi. Oggi assistiamo a un rapido deterioramento delle condizioni tra numerosi e rilevanti protagonisti regionali”.

La prossima settimana, 121 capi di Stato e di governo si riuniranno presso le sedi centrali Onu per prendere parte all'annuale Assemblea generale che avrà inizio il 21 settembre.

Durante gli incontri, i leader palestinesi hanno fatto sapere che chiederanno l'adesione assoluta dello Stato palestinese all'Onu.

Per Israele, la mossa palestinese vuol dire la fine dei negoziati, sospesi un anno fa sulla questione delle costruzioni di insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato ieri che la prossima settimana sarà alle Nazioni Unite allo scopo di esortare i palestinesi a negoziare la pace con Israele piuttosto che chiedere all'Onu il voto per l'adesione del proprio Stato alla comunità internazionale.

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