Hebron/al-Khalil – MEMO e Wafa. Mercoledì, un gruppo di coloni e di forze israeliane hanno issato la bandiera israeliana in cima alla moschea di Ibrahimi, a Hebron/al-Khalil, nella Cisgiordania occupata.
Bandiere sono state collocate in cima alla moschea e lungo le sue mura come parte dei preparativi israeliani per le celebrazioni del “Giorno dell’Indipendenza”, il 14 maggio.
Il direttore palestinese del Dipartimento per i beni religiosi di Hebron, Nedal al-Jaabar, ha condannato questo atto “come una provocazione dei sentimenti dei musulmani ed una palese violazione dei luoghi santi e di tutte le convenzioni e norme internazionali”.
Ha aggiunto che ciò fa parte degli sforzi di Israele per ebraicizzare la moschea e per alterarne l’identità storica.
Il piano di Israele di impossessarsi della moschea Ibrahimi va contro le leggi internazionali. Nel 2017, l’UNESCO ha incluso la Moschea Ibrahimi e la Città Vecchia di Hebron come sito del patrimonio palestinese.
Gli ebrei credono che il sito sia il luogo di sepoltura del patriarca biblico Giuseppe. I musulmani, tuttavia, contestano ciò, affermando che un imam musulmano, Sheikh Yussef Dawiqat, venne sepolto nel sito due secoli fa.
Il mese scorso, le autorità d’occupazione israeliane hanno deciso di chiudere per due giorni la moschea Ibrahimi ai fedeli musulmani per tenere un concerto in occasione della festa della Pasqua ebraica.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.