Barak: pronti a un'escalation contro la Striscia di Gaza. Leader di Hamas nel mirino.

Tel Aviv – Infopal

"L’Esercito continuerà a colpire le organizzazioni terroristiche di Gaza": è quanto ha dichiarato ieri mattina il ministro della difesa Ehud Barak durante la riunione del governo israeliano.

Il ministro ha dunque annunciato un’escalation di aggressioni contro la Striscia di Gaza per annientare le basi di lancio dei razzi artigianali palestinesi.

Anche il premier Ehud Olmert ha confermato l’intenzione di effettuare una guerra totale contro i combattenti palestinesi che bombardano con i loro missili le cittadine israeliane oltre confine.

Un altro ministro, Me’air Shetrit, ha parlato di "annientare alcuni quartieri di Gaza, così i residenti della Striscia capiranno quanto serie siano le minacce israeliane". E ha aggiunto: "Quei responsabili del terrore, compresi i leader di Hamas, dovrebbero essere portati davanti alla Giustizia".

Altri ministri hanno chiesto l’eliminazione della "testa del serpente", cioè del premier del governo della Striscia di Gaza, Ismail Haniyah.

Il ministro delle infrastrutture e delle politiche abitative israeliane, Ze’ev Boim, ha aggiunto: "Non c’è differenza tra livello politico e militare nel movimento di Hamas. Dobbiamo trattare Haniyah come abbiamo trattato Ahmad Yasin e Abdelaziz ar-Rantisi".

Alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano se, dunque, Haniyah fosse un "obiettivo", Haim Ramon, ministro della Giustizia, ha risposto: "Chiunque sia coinvolto, direttamente o indirettamente, con il lancio dei missili contro Sderot deve essere eliminato".

Fonti ebraiche hanno riferito che Olmert si è rifiutato di eseguire un’operazione militare su vasta scala contro la Striscia di Gaza.

Ulteriori misure di sicurezza per proteggere Haniyah

Fonti di sicurezza palestinesi vicine al primo ministro Ismail Haniyah hanno riferito che sono state adottate nuove misure di sicurezza per proteggere il premier, dopo che il governo israeliano l’ha nuovamente inserito nella "black list" dei suoi assassinii mirati.

Il "dibattito" israeliano sulle "operazioni" da svolgere nella Striscia di Gaza ha preso il via a seguito del ferimento di due coloni israeliani, residenti nei pressi di Sderot, colpiti dal lancio di razzi artigianali palestinesi.

Va ricordato che la Striscia di Gaza è sigillata da giugno dell’anno scorso e che i malati muoiono (sono già 92 i decessi) per mancanza di cure adeguate e per il divieto di recarsi all’estero, in ospedali più attrezzati di quelli locali; che la popolazione sta morendo di fame; che missili israeliani super-tecnologizzati piovono quotidianamente a seminar morti e feriti (250 da novembre), e che Israele è l’unico Stato al mondo che può impunemente e liberamente parlare di assassinio nei confronti di politici e capi di governo di altre nazioni. 

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