Barcone carico di profughi (palestinesi?) si spezza al largo della Calabria: 7 annegati, 25 feriti.

Questa tragica notizia non è stata diramata da alcun giornale o agenzia stampa palestinese o araba.

E’ possibile che si tratti di profughi di altre zone del Medio Oriente.

Da Gaza, lager a cielo aperto, è praticamente impossibile scappare.

La Redazione di Infopal.it

Un barcone carico di palestinesi si spezza al largo
Salvi in 110, 25 i feriti. Si cercano una ventina di dispersi

da www.repubblica.it del 28 ottobre

Calabria, naufragio durante lo sbarco
sette immigrati morti annegati

ROCCELLA JONICA (Reggio Calabria) – Almeno sette immigrati clandestini sono morti annegati nel corso di uno sbarco a Roccella Jonica, nella locride. La barca in legno sulla quale viaggiavano, lunga una ventina di metri, si è spezzata in tre parti urtando contro una secca.

Un primo bilancio parlava di otto vittime, poi le Capitanerie hanno ridimensionato, ma le notizie in queste ore cambiano continuamente. Non si sa esattamente quante persone ci fossero a bordo del barcone. Si sa per certo che si tratta di palestinesi e che il naufragio è avvenuto intorno alle 23 di ieri.

Alcuni sopravvissuti hanno riferito che al momento della partenza da un porto della Turchia, le persone a bordo del motopeschereccio giunto in Calabria fossero 150. Un dato che, comunque, riferiscono gli investigatori, non è possibile al momento verificare.

Gli immigrati salvi sono 120, tra i quali 12 minori. Venticinque sono feriti. Contando i sette morti – ma le ricerche di altri eventuali cadvaeri in mare o altre persone sulla spiaggia sono in corso – mancherebbero all’appello una ventina di persone, esattamente 24 secondo alcuni palestinesi sopravvissuti.

E’ verosimile, però, che alcuni immigrati, dopo lo sbarco, siano riusciti ad allontanarsi. Per questo motivo i carabinieri non si sbilanciano, al momento, sul numero degli eventuali dispersi.

I naufraghi sono stati portati in una palestra messa a disposizione dal sindaco di Roccella Jonica. Stanno ricevendo assistenza dal personale del 118 e della protezione civile.

(28 ottobre 2007)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.