Ben-Gvir chiede demolizione di sei strutture palestinesi

Tel Aviv – MEMO. Il ministro israeliano della Pubblica sicurezza, d’estrema destra, ha chiesto la demolizione di quelle che sostiene siano sei strutture illegali costruite dai palestinesi nell’Area C nell’ultimo mese, oltre a Khan al Ahmar, secondo quanto riferito domenica dai media israeliani. Durante la riunione settimanale di gabinetto, Itamar Ben Gvir ha anche commentato con rabbia l’evacuazione di un avamposto coloniale nella Cisgiordania settentrionale occupata.

Durante l’incontro, ha presentato un documento con foto aeree di quelle che ritiene siano strutture palestinesi illegali.

“La legge è la legge e c’è una legge per tutti”, ha affermato il ministro d’estrema destra. “Non accetterò il razzismo contro gli ebrei sotto la mia sorveglianza. Proprio come il ministro della Difesa ha scelto di distruggere un avamposto ebraico, chiediamo che la costruzione araba illegale in Giudea e Samaria [la Cisgiordania] sia abbattuta”.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto: “Applichiamo la legge in modo equilibrato. Oggi abbiamo demolito tre case arabe a Betlemme e Nablus”.

La costruzione di diverse migliaia di unità abitative nelle colonie israeliane costruite nella Cisgiordania occupata è approvata ogni anno dall’Amministrazione civile israeliana, mentre l’autorizzazione per la costruzione palestinese nello stesso territorio è rilasciata molto raramente.

Tutte le colonie israeliane per soli ebrei ed i cosiddetti avamposti coloniali sono illegali secondo il diritto internazionale. Gli avamposti sono addirittura illegali secondo la legge israeliana.