PressTv. Il capo del personale dell’esercito israeliano, il ten. gen. Benny Gantz ha respinto le congetture secondo cui l’Iran stia provando a dotarsi di armi nucleari.
Nel corso di un incontro del Comitato parlamentare israeliano per gli Affari Esteri e la Difesa, ieri, Gantz ha criticato il dibattito sul caso nucleare iraniano.
A suo parere, Teheran non ha ancora deciso se sviluppare armi nucelari, e ha aggiunto: “Troppe dicerie pubbliche sull’Iran. Dicerie esagerate. Da un punto di visto logistico è impossibile sapere dove stia mirando l’Iran, dove stiano pianificando (di attaccare). Solo pochi individui sanno quali siano i limiti delle possibilità. Molta gente vanta di sapere – ma solo pochi conoscono la verità.
“C’è un grande divario tra il dialogo su un livello professionale che dovrebbe svolgersi nei fori appropriati e l’attuale dibattito pubblico”.
Gants ha ammonito dal fomentare la tensone perché “la tensione potrebbe degenerare in guerra.
“La tensione è come un virus che si diffonde nella reigone e ciascuna nazione lo affronterà in modo diverso.
“Israele è indignato per i recenti appelli che lo imputano di fare uso di una retorica aggressiva nei confronti dell’Iran”.
Il mese scorso, l’ex premier israeliano Ehud Olmert e l’ex capo dell’agenzia d’Intelligence nazionale, Yuval Diskin, avevano biasimato la politica della compravendita della guerra di Tel Aviv.
Usa, Israele e alcuni loro alleati hanno ripetutamente accusato l’Iran di avere intenti di carattere militare nel proprio programma nucleare. Washington e Tel Aviv hanno posto ultimatum e hanno minacciato Teheran di un attacco militare contro le sue strutture nucleari civili.
L’Iran risponde che, in qualità di membro del Trattato di Non proliferazione (Tnp) e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha tutto il diritto di sviluppare e di acquisire tecnologia nucleare a scopi pacifici.
L’Aiea ha condotto numerose ispezioni presso le strutture iraniane e non ha mai rinvenuto alcuna traccia a dimostrazione che il porgramma nucleare iraniano è diretto alla produzione di armi nucleari.