Betlemme, coloni irrompono nelle Piscine di Salomone per eseguire riti religiosi

239208_345x230Betlemme-Quds Press e Ma’an. Nella mattinata di venerdì 20 agosto, decine di coloni israeliani hanno assaltato le Piscine di Salomone, situate nei pressi del villaggio di al-Khudr, a Betlemme.

Ahmad Salah, coordinatore del Comitato popolare di al-Khudr contro gli insediamenti, ha affermato che dalle prime ore dell’alba, centinaia di coloni, sorvegliati dalla polizia israeliana, hanno preso d’assalto il sito archeologico, allo scopo di compiere riti religiosi e fare il bagno nelle sue acque.

Ha aggiunto che questa settimana, in concomitanza con le festività ebraiche, circa un migliaio di coloni hanno assaltato l’area di Umm al-Fahm, impedendo ai contadini palestinesi di raggiungere i loro terreni e coltivarli.

Nello stesso contesto, Tawfiq Salah, capo del Consiglio contadino di al-Khudr, ha condannato le frequenti incursioni dei coloni nelle Piscine di Salomone e nell’area Khallat al-Fahm, sottolineando che questa è la prima volta in cui i coloni erigono delle tende e si preparano per festeggiare nell’area. Ha quindi espresso la sua forte preoccupazione per le sorti del luogo.

Il capo del Consiglio contadino ha anche deplorato il fatto che sono state proprio alcune società palestinesi a fornire tende, sedie, coperte e tutto ciò che serviva ai coloni per campeggiare a Khallat al-Fahm.

Ha aggiunto che il suo consiglio aveva rivolto un appello alla presidenza palestinese per affrontare i ripetuti attacchi dei coloni, che minacciano i terreni agricoli dell’area, soprattutto perché la stagione di raccolta dell’uva, tra luglio e ottobre, è seriamente a rischio a causa delle ripetute incursioni dei coloni, il che rappresenta un danno economico e morale per gli abitanti dell’area.

Sempre oggi, l’Associazione coloniale israeliana, Donne con i berretti verdi, guidata dall’estremista Nadia Matar, ha pubblicato una mappa delle terre sequestrate dai coloni nell’area di Khallat al-Fahm, mentre la stessa Matar ha alzato le bandiere dello Stato ebraico sui vigneti e gli uliveti del villaggio di al-Khudr.