Interpellato da AsiaNews mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei latini, riferisce che il frammento della mangiatoia “è stato accolto come una sorpresa, una grande e piacevole sorpresa”. “Non vi era stata – prosegue il prelato – nessuna campagna di presentazione o voci che annunciassero l’arrivo della reliquia per l’inizio dell’Avvento”. Questo gesto, conclude, “è un segnale ulteriore della grande cortesia e della profonda attenzione che papa Francesco nutre verso la Chiesa di Terra Santa. Il ritorno del frammento è stato un po’ come chiudere un cerchio”.
In un primo momento l’oggetto devozionale – affidato alle cure della Custodia di Terra Santa – è stato esposto all’istituto di Notre Dame a Gerusalemme, proveniente dalla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Il frammento ligneo era stato prelevato nel VII secolo, dopo la conquista della Terra Santa da parte dei musulmani. Il 30 novembre il trasferimento a Betlemme, nel luogo esatto della Natività, dove è stato accolto da una folla in processione e al suono della banda per l’inizio ufficiale delle celebrazioni legale al Natale.
Il sindaco della cittadina palestinese Anton Salman, ricorda che la decisione è nata in occasione della visita di Mahmoud Abbas in Vaticano, durante la quale il presidente Anp ha chiesto a Papa Francesco la restituzione della reliquia. Il frammento, prosegue il sindaco, è stato prelevato circa mille anni fa da Betlemme e non è più tornato. Per Amira Hanania, membro dell’Higher Committee of Churches Affairs, è “un fatto storico” perché l’oggetto “torna nella sua collocazione originale e sarà un elemento di attrazione per fedeli di tutta la Palestina e turisti da tutto il mondo”.