Bin Salman: “Aiutateci a prendere il controllo del Medio Oriente in modo da poterci normalizzare con Israele”

MEMO. Il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman ha promesso di riconoscere e normalizzare il commercio con Israele se gli Stati Uniti lo aiuteranno a “sconfiggere l’Iran e prendere il controllo del Medio Oriente”.

Tali dichiarazioni, che sono state rivelate da un documentario presentato sabato dalla rete PBS nel programma televisivo Frontline, sono state rilasciate da Bin Salman in un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la sua famosa visita a Riyadh a maggio 2017.

Martin Smith, il presentatore del documentario, intitolato The Crown Prince, ha affermato che Mohammad bin Salman voleva che Trump assicurasse “l’assistenza degli Stati Uniti nella sconfitta dell’Iran, sostenendo al contempo le ambizioni del principe di giocare un ruolo chiave in Medio Oriente”. In cambio, Bin Salman, si è impegnato ad aiutare Trump e suo genero, Jared Kushner, a risolvere il conflitto israelo-palestinese, che sarebbe stato il nucleo di ciò che in seguito avrebbe formato il piano americano per risolvere la questione palestinese, noto come il “Deal of the Century” (Accordo del Secolo). Il documentario mostrava l’analista militare del Washington Post, David Ignatius, citare il principe ereditario saudita, il quale affermava: “Vedo un Medio Oriente in cui Israele è parte di… Sono pronto a riconoscere e intrattenere relazioni commerciali con Israele”. Ignatius ha aggiunto che la proposta di Bin Salman “ha tentato l’amministrazione americana ed è diventata il punto centrale del piano che Kushner continua a sostenere”.

Le relazioni israelo-saudite hanno subito un avvicinamento dopo l’ascesa di Bin Salman al potere, tra le notizie di un incontro tenuto in precedenza da Bin Salman, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e altri funzionari del Golfo, su uno yacht nel Mar Rosso.

Lo scorso giugno, un diplomatico saudita ha detto a Globes che normalizzare le relazioni tra Arabia Saudita e Israele sarebbe solo “una questione di tempo”, riconoscendo l’esistenza di legami segreti israelo-sauditi e che l’Arabia Saudita sta usando le tecnologie israeliane. Nonostante l’affermazione del diplomatico saudita sull’impegno del suo paese nei confronti del presidente palestinese Mahmoud Abbas, durante il recente incontro con il re Salman, quest’ultimo ha ribadito il suo sostegno al processo che sia di ostacolo a qualsiasi percorso di pace che possa portare a conseguenze dannose per la leadership palestinese.

Tuttavia, il diplomatico ha riconosciuto che il re Salman e il principe ereditario stavano facendo pressione su Abbas “per prendere sul serio gli sviluppi politici ed economici”. Sebbene il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, Adel Al-Jubeir, abbia affermato che il suo paese non ha familiarità con i dettagli del piano americano per risolvere la questione palestinese, noto come “Affare del secolo”, il diplomatico saudita ha indicato che l’accordo ha un vantaggio significativo, in quanto “include una strategia economica inclusiva per lo sviluppo dell’intera regione, e in particolare della Palestina”. Al-Jubeir ha espresso la disponibilità del suo paese a investire ingenti somme nell’accordo, “che i palestinesi non sognavano di ottenere prima”. Pertanto, ha promosso numerose tentazioni avanzate dagli Stati Uniti, come l’affermazione che i soldi avrebbero raggiunto la “vera indipendenza” , buona istruzione e settori autosufficienti di salute e industria per i palestinesi”.

Traduzione per InfoPal di L.P.