Boicottaggio diplomatico: ministro degli Esteri tedesco rifiuta d’incontrare Hamas

Gaza City – Dpa e Ma'an. Il governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha criticato ieri – definendolo “offensivo” – il rifiuto da parte del ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle di essere ricevuto dal movimento durante la sua visita nella regione assediata.

Portavoce delle critiche è stato il leader e deputato Kamal Shrafi, il quale ha affermato che Hamas è sempre lieto di accogliere la visita di una personalità del livello di Westerwelle, ma che è anche “completamente errato fare il proprio arrivo a Gaza e non incontrare il rappresentante legale del governo”.

Si tratta del primo rappresentante ufficiale tedesco a giungere nella Striscia di Gaza da quasi quattro anni. Ieri, il ministro ha visitato una scuola femminile e un impianto di depurazione idrica.

Tuttavia, l'esclusione di Hamas dal programma della visita è stata motivata con il reiterato rifiuto da parte del movimento di rinunciare alla violenza, onorare alcuni precedenti accordi israelo-palestinesi ed accettare il diritto israeliano a resistere agli attacchi. Hamas, che amministra la Striscia dal giugno 2007, è vittima di un boicottaggio diplomatico da parte dell'Occidente.

Condanniamo con forza il rifiuto da parte di personalità e diplomatici di dialogare con il governo palestinese, legittimamente eletto dal popolo con trasparenza. Nessuno dei personaggi venuti a Gaza ha incontrato i rappresentanti locali, e questo è molto offensivo” ha dichiarato Shrafi all'agenzia Dpa.

Hamas vinse le elezioni legislative nel 2006, ma il progetto di un governo di coalizione insieme al partito di Fatah – del presidente Mahmud Abbas – fu abbandonato dopo che i militanti di Hamas ebbero scacciato gli ufficiali della sicurezza leali ad Abbas e all'Autorità nazionale palestinese (Anp), assumendo il pieno controllo dell'enclave.

Abbas fece anche dimettere il leader di Hamas Isma'il Haniyeh dalla sua carica di primo ministro: un gesto che non fu accettato dal movimento di resistenza islamica.

Pur tralasciando di farsi accogliere dai rappresentanti del governo, nella stessa giornata di ieri Westerwell ha incontrato gli uomini d'affari di Gaza per discutere i problemi economici dell'enclave, che si trova bloccata dall'embargo israeliano dall'estate del 2006.

Durante una conferenza stampa tenuta domenica a Gerusalemme insieme al suo omologo israeliano Avigdor Lieberman, Westerwelle ha inoltre chiesto a Tel Aviv di permettere alle esportazioni di partire da Gaza, definendo questo gesto “necessario”.

L'embargo d'Israele cominciò quando alcuni militanti provenienti dall'enclave e guidati da Hamas lanciarono un assalto in territorio israeliano, nel corso del quale venne catturato un soldato israeliano, Gilad Shalit, tuttora detenuto nella Striscia.

Le restrizioni ai traffici transfrontalieri della regione si sono irrigidite in modo significativo dopo l'assunzione del controllo da parte di Hamas, ma hanno visto una certa distensione durante la scorsa estate; ciononostante, Israele non permette ancora le esportazioni da Gaza.

 

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