Bombardamento aereo israeliano uccide 12 civili nella Striscia di Gaza. Bilancio delle vittime: 44 morti e 360 feriti. Entra in vigore la tregua

Gaza-Quds Press e PIC. 12 civili palestinesi, compresi bambini, sono stati uccisi domenica sera, in una serie di attacchi aerei israeliani in varie aree della Striscia di Gaza.

Una fonte locale ha riferito che un attacco aereo israeliano ha preso di mira un carro trainato da cavalli e un’auto civile nell’area di Samer, nel centro della città di Gaza, uccidendo tre palestinesi, tra cui un vigile urbano.

Cinque bambini sono stati uccisi da aerei da guerra israeliani che hanno attaccato un gruppo di cittadini nell’area di al-Faluja, nel campo profughi di Jabalia, a nord della Striscia di Gaza.

Inoltre, un civile palestinese e i suoi tre figli sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano nella loro casa nel campo di al-Burij, nella zona centrale di Gaza.

Israele ha continuato la sua brutale aggressione alla Striscia di Gaza per il terzo giorno consecutivo, domenica, uccidendo 44 cittadini palestinesi tra cui 15 bambini e 4 donne, e ferendone altri 360, secondo il ministero della Salute palestinese.

L’accordo di cessate il fuoco tra le fazioni della resistenza e l’entità israeliana, sotto gli auspici egiziani, è entrato in vigore alle 23:30 di ieri, domenica.
L’Egitto ha raggiunto un’intesa tra il Jihad islamico e Israele e ha chiesto un cessate il fuoco globale e reciproco, con la promessa che il Cairo si adoperi per rilasciare il prigioniero Khalil Al-Awawda e trasferirlo in ospedale, e per liberare il prigioniero Bassam Al-Saadi il prima possibile.

Il capo del dipartimento politico del Movimento del Jihad islamico, Muhammad al-Hindi, ha annunciato, domenica sera, di aver raggiunto un accordo di tregua con la mediazione egiziana, rilevando che una delegazione egiziana era arrivata nella Striscia di Gaza.

Il segretario generale del movimento del Jihad islamico, Ziad al-Nakhala, ha affermato che l’Egitto si è impegnato a lavorare per il rilascio, entro una settimana, del leader del movimento, Bassam al-Saadi, che è detenuto nelle carceri israeliane.
Ha aggiunto in una conferenza stampa tenutasi domenica sera nella capitale iraniana, Teheran, che l’accordo di cessate il fuoco “non ha complicazioni, ed è rappresentato dall’impegno israeliano a rilasciare al-Saadi e Khalil Awawdeh, in sciopero della fame”.

Durante i tre giorni di bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza, le fazioni della resistenza hanno risposto lanciando centinaia di razzi contro gli insediamenti intorno a Gaza, città e cittadine israeliane.