Boom di esportazione di armi israeliane grazie a guerra in Ucraina e “Accordi di Abraham”

Tel Aviv – MEMO. La guerra in Ucraina ed i cosiddetti “Accordi di Abraham” sono stati una spinta importante per i produttori di armi israeliani, secondo i dettagli dei contratti rivelati da Haaretz. Le esportazioni militari e di sicurezza sono aumentate del 30% rispetto ai dati degli anni precedenti.

I nuovi contratti nel 2021 hanno totalizzato 11,3 miliardi di dollari, rispetto agli 8,6 del 2020. Anche se quest’anno non è ancora finito, i dati sulle esportazioni di armi indicano che Israele è sulla buona strada per realizzare vendite particolarmente elevate ed un lungo elenco di enormi affari.

La normalizzazione di Israele con diversi Paesi arabi e la guerra in Ucraina sono le due ragioni principali dell’aumento delle vendite. Pare che gli accordi di normalizzazione che Israele ha firmato con Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Marocco abbiano aumentato le sue esportazioni di armi verso i Paesi della regione. Il 2021 è stato un anno record per le esportazioni militari da parte di Israele, con i paesi del Golfo che rappresentano circa il sette per cento di tali vendite.

Israele ha venduto agli Emirati Arabi Uniti sistemi avanzati di difesa aerea Barak e Spyder. Il Marocco ha firmato un contratto per i sistemi di intercettazione Barak.

“Gli accordi di Abraham hanno un grande potenziale. I paesi della nostra regione hanno iniziato a cooperare con Israele, ed è una situazione vantaggiosa per tutte le parti”, ha detto Boaz Levy, CEO di Israel Aerospace, in una conversazione telefonica dal Bahrein. “Questa è la prima volta che veniamo ufficialmente qui alla fiera dell’aviazione in Bahrain, con un padiglione israeliano, sotto la bandiera israeliana e sotto la bandiera dell’Israel Aerospace Industries”.

Pochi mesi fa, il ministro della Difesa Benny Gantz rivelò che nei due anni trascorsi dalla prima firma degli Accordi di Abraham, Israele aveva raggiunto accordi di esportazione per la difesa del valore di 3 miliardi di dollari con i Paesi della regione. Si tratta di un enorme balzo in avanti in un mercato che era off-limit per lo stato d’occupazione.

Inoltre, la guerra in Ucraina ha offerto ad Israele l’opportunità di firmare uno dei più grandi contratti di esportazione mai realizzati. I membri della NATO stanno lavorando all’iniziativa congiunta European Sky Shield. Se l’accordo verrà firmato, non solo sarà l’affare dell’anno, perché richiederà l’acquisto del sistema Arrow 3 costruito da Israele e Stati Uniti, ma anche il più grande contratto di esportazione mai realizzato dal settore della difesa israeliano.

La firma richiede ancora l’approvazione degli Stati Uniti, ma ci si aspetta che l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden non si opponga.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.