Brasilia – Al-Mayadeen. L’assassinio del capo dell’Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, mina l’instaurazione di una potenziale soluzione politica nella Striscia di Gaza, ha dichiarato mercoledì il ministero degli Esteri brasiliano.
In una dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri, il Brasile ha denunciato l’aggressione israeliana contro i territori e la sovranità iraniana come una chiara violazione delle carte internazionali, che mina la possibilità di raggiungere la “pace” nella regione.
“Tali atti diminuiscono ulteriormente le possibilità di una soluzione politica al conflitto a Gaza, influenzando negativamente i negoziati in corso per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi”, si legge ancora nella dichiarazione.
Il Brasile ha inoltre condannato l’assassinio di Haniyeh, ha chiesto un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e ha esortato la comunità internazionale ad esercitare i propri doveri e ad assicurare il dialogo per evitare ulteriori escalation.
L’Iran giura di vendicare Haniyeh.
In questo contesto, la Guida dell’Iran, Sayyed Ali Khamenei, ha giurato di infliggere la punizione più severa a “Israele” per l’attacco alla nazione e l’assassinio di Ismail Haniyeh.
Secondo Sayyed Khamenei, è dovere dell’Iran rispondere a “Israele” per vendicare il sangue di Haniyeh, assassinato in territorio iraniano.
Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) ha anche giurato mercoledì che l’Asse della Resistenza farà pagare a “Israele” un prezzo pesante per il suo “criminale e vile” assassinio del capo del Politburo di Hamas, il martire Ismail Haniyeh.
“L’efferato crimine commesso dal regime sionista con l’uccisione di Ismail Haniyeh […] sarà senza dubbio accolto con una risposta dura e dolorosa dal potente Fronte di Resistenza”, ha dichiarato l’IRGC in un comunicato.
L’IRGC ha aggiunto che i crimini israeliani, che sfidano il diritto internazionale, sono tentativi di nascondere il loro fallimento dopo nove mesi di guerra a Gaza, che ha portato al massacro di decine di migliaia di donne e bambini palestinesi innocenti.