Le brigate Qassam: “Tutto ciò che è stato distrutto da Israele deve essere ricostruito”

Memo. Le brigate Izz ad-Din al-Qassam, ala armata del movimento di Hamas, hanno dichiarato che non sarà accettato niente di meno della piena ricostruzione di tutte le aree colpite dal recente attacco israeliano sulla Striscia di Gaza.

Domenica, in un discorso pronunciato durante una parata militare organizzata a Gaza da Hamas per celebrare il 27° anniversario della sua fondazione, Abu Ubaida ha avvertito che il continuo embargo imposto sulla Striscia di Gaza e l’interruzione della ricostruzione “causerà una nuova esplosione innanzi a Israele”.

Ha continuato: “L’esaurimento della pazienza nostra e della nostra gente verso l’impedimento della ricostruzione genererebbe conseguenze per il pubblico israeliano e la sua leadership”.

Il 7 luglio Israele ha iniziato una guerra sulla Striscia di Gaza che è continuata per 51 giorni, provocando la morte di oltre 2mila palestinesi e il ferimento di altri 11mila circa, secondo il ministero della Salute palestinese. Il ministero delle Opere Pubbliche palestinese ha annunciato che 28.366 unità abitative sono state colpite da questa guerra.

Tre mesi dopo il cessate il fuoco il processo di ricostruzione non è ancora avviato.

Durante il suo discorso, Abu Ubaida ha promesso di liberare i palestinesi prigionieri nelle carceri israeliane, affermando che questo avverrà presto.

“Libereremo i prigionieri in un momento diverso da quello determinato da Israele. Le brigate Al-Qassam hanno promesso a Dio Onnipotente che la libertà dei prigionieri palestinesi è solo una questione di tempo, ed è più vicina che mai”.

Durante la recente guerra israeliana su Gaza, le brigate Al-Qassam avevano annunciato di aver inflitto pesanti perdite all’esercito israeliano e di essere stati in grado di catturare il soldato israeliano Aaron Shaul, durante un’operazione a est di Gaza.

Israele accusa Hamas di trattenere il corpo di un altro ufficiale israeliano, Hadar Goldin, ucciso in uno scontro armato avvenuto il 1° agosto a Rafah. Il movimento non ha confermato né smentito l’accusa.

Abu Ubaida ha ringraziato tutti coloro che sostenuto la resistenza palestinese, incluso l’Iran per il suo supporto militare ed economico e per il suo contributo allo sviluppo dei missili della resistenza.

“Estendiamo i nostri ringraziamenti a tutti coloro che hanno supportato la resistenza, inclusi gli individui, i gruppi e le nazioni, soprattutto il Qatar, la Turchia e tutte le nazioni arabe e islamiche che hanno sostenuto la resistenza ponendosi al suo fianco”.

Ha avvertito la milizia israeliana circa l’evoluzione e il miglioramento delle brigade al-Qassam “di battaglia in battaglia”, sottolineando che la differenza del gruppo è chiara ed evidente in ogni fase dello scontro con l’esercito israeliano.