B’tselem e HaMoked: ‘330 palestinesi in carcere in attesa di processo’.

Infopal – Cisgiordania. Due organizzazioni israeliane che si occupano di diritti umani affermano che al momento vi sono in carcere 335 palestinesi in attesa di giudizio. Ciò costituisce una “violazione del diritto internazionale”.

Le due Ong, B’tselem e HaMoked, in un rapporto pubblicato oggi, 14 ottobre, affermano che “tra questi 335 ‘detenuti amministrativi’ vi sono anche un minorenne e tre donne, e che tra questi ve n’è uno in galera da circa 5 anni, mentre altri 28 hanno passato in prigione tra i due e i quattro anni”.

“L’eccessivo ricorso alla ‘detenzione amministrativa’ rappresenta una violazione del diritto internazionale, il quale l’ammette solo in casi straordinari”. Le due Organizzazioni accusano perciò Israele di “ricorrere ad uno strumento giudiziario arbitrario, dato che nella maggior parte dei casi gli accusati non conoscono i loro capi d’imputazione”.

B’tselem e HaMoked affermano che tra l’agosto del 2008 e il luglio del 2009, i Tribunali militari hanno confermato l’utilizzo di questo strumento nel 95% dei casi dei mandati d’arresto spiccati dai comandi militari in base alla ‘Legge d’emergenza’, che ha origine nel periodo del Mandato britannico, prima del 1948, e che continua ad essere utilizzata oggigiorno nei Territori occupati.

Nel febbraio del 2008, B’tselem ha censito 548 palestinesi incarcerati senza aver ancora ottenuto un processo. “Israele tiene in carcere 8.000 palestinesi con l’accusa di ‘attività ostili’ verso lo Stato ebraico”, osservano in conclusione del Rapporto le due Ong.

 

 

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